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Marco Boato (1944), veneziano di nascita ma trentino di adozione dal 1963, è uno dei politici locali con più anni di esperienza parlamentare alle spalle, ben sei legislature. E’ stato anche docente universitario e giornalista. Studente di Sociologia, ha fondato nel 1964 il Gruppo democratico intesa universitaria trentina (GDIUT), movimento di politica universitaria di ispirazione cristiana, ma interamente laico sul piano programmatico. Negli anni ’60 ha frequentato la FUCI sia veneziana che trentina (AUCT). Nella seconda metà degli anni ’60 ha lavorato per l’Ufficio studi regionale delle ACLI del Veneto. Negli anni post-conciliari, è stato redattore delle riviste «Dopoconcilio (a Trento) e «Questitalia (a Venezia). Nel 1969 ha pubblicato «Contro la chiesa di classe. Documenti sulla contestazione ecclesiale in Italia» (Marsilio, Padova).

Durante il periodo universitario, ha fatto parte del Movimento studentesco ed è stato uno dei leader del ’68 trentino e italiano. Si è laureato con Francesco Alberoni, con una tesi sui movimenti collettivi. Dagli anni ’70, per un anno è stato assistente di Emanuele Severino all’Università di Venezia e poi ricercatore e docente di Sociologia all’Università di Padova. Dal 1972 è iscritto all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Dopo aver fatto parte del movimento e del quotidiano «Lotta continua» con Adriano Sofri, Mauro Rostagno ed altri, dal 1973 è stato anche membro dei «Cristiani per il socialismo» e nel 1978 ha fondato, insieme ad Alexander Langer, il movimento politico «Nuova Sinistra-Neue Linke». Nel 1978 ha pubblicato, con Sandro Boato, «Sinistra e questione cattolica in Italia e nel Trentino» (UCT, Trento) e nel 1979 il volume «Il ’68 è morto? Viva il ’68!» (Bertani, Verona).

Nel 1979 è stato eletto per la prima volta al Parlamento come indipendente nelle liste radicali (dove per quattro anni è stato collega di Leonardo Sciascia). Nel 1981 ha tenuto il più lungo discorso della storia parlamentare (18 ore e 5 minuti).

Alla fine del 1982, con Alexander Langer, ha promosso in Trentino-Alto Adige la nascita del movimento ecologista dei Verdi, che si è poi diffuso anche a livello nazionale.

Nel 1987, con una alleanza tra socialisti-socialdemocratici-radicali e Verdi, è stato eletto senatore del collegio di Trento, avendo come colleghi al Senato Norberto Bobbio, Bruno Kessler e Nino Andreatta.

Mentre nelle legislature 1992-94 e 2006-2008 è stato rieletto alla Camera come deputato dei Verdi-Grüne-Vërc nella circoscrizione regionale del Trentino-Alto Adige, nelle legislature 1996-2001 e 2001-2006 è stato eletto come deputato verde dell’Ulivo (e poi Ulivo-Svp) nel collegio uninominale di Rovereto-Riva.

In Parlamento, nelle varie legislature, ha fatto parte delle Commissioni Affari costituzionali, Giustizia, Ambiente, Lavoro e Industria. E’ stato membro delle Commissioni d’inchiesta sul terrorismo e le stragi, sul terremoto in Irpinia e sul Cermis. Componente delle Commissioni bicamerali sulle riforme istituzionali De Mita-Iotti (1992-94) e D’Alema (1997-98), della quale ultima è stato relatore sulla giustizia e sul sistema delle garanzie.

E’ stato più volte membro dell’Ufficio di Presidenza della Camera dei deputati (con le presidenze Scalfaro, Napolitano, Violante e Bertinotti) e Segretario nell'Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati nella XV legislatura, fino alla cessazione dal mandato parlamentare il 28 aprile 2008. È stato anche presidente del Gruppo Misto della Camera.

Fra le molte sue proposte di legge approvate, è stato il primo presentatore della riforma dello Statuto di autonomia del 2001, nonché primo firmatario e relatore della legge di attuazione dell’articolo 68 della Costituzione e della legge costituzionale per l’eliminazione della pena di morte dall’art. 27 della Costituzione.

Nel 2005 ha curato il libro «Le parole del commiato», in memoria di Alexander Langer, a dieci anni dalla sua morte volontaria (3 luglio 1995).

Giā Presidente dei Verdi del Trentino fino al 20 febbraio 2010. Successivamente č stato Componente dell'Ufficio di Presidenza della Federazione dei Verdi italiani e del Coordinamento "Per la costituente ecologista".

Attualmente fa parte del Consiglio federale nazionale eletto, con Chiara Pozzer, dall'Assemblea nazionale di Chianciano Terme del 23-24 novembre 2013.

 

 

  Marco Boato

MARCO BOATO

 
 
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