Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Premesso che: la seconda Conferenza Nazionale delle Green City dedicata all' adattamento ai cambiamenti climatici ha valutato come l' Italia sia più esposta di altri Paesi all' impatto dei cambiamenti climatici ed è al secondo posto in Europa per le perdite economiche generate dagli stessi con oltre 63 miliardi di euro; contenere l' aumento medio globale al di sotto dei 2 gradi, come previsto dall' Accordo di Parigi nel tentativo di arrivare al 2050 ad emissioni di gas serra vicine allo zero, è un obiettivo ormai improrogabile; il Trentino si sta purtroppo rivelando tutt'altro che indenne dagli esiti nefasti dell' emergenza climatica, mostrando evidenti criticità legate alla perdita di ghiacciai (preziosa riserva di acqua dolce), raffiche abnormi di vento, piogge e temporali improvvisi con grandinate devastanti, mancanza di precipitazioni in tutte le stagioni e perdurante siccità; l' adattamento ai cambiamenti climatici insieme alla riduzione di gas climalteranti in atmosfera è ormai improcrastinabile; le città e i paesi del Trentino devono diventare protagonisti di piani e misure che non possono essere in alcun modo solo delegati alla buona volontà di qualche sindaco o consiglio comunale avveduto; deve esserci una regia a livello di Provincia per migliorare, rafforzare , rendere più efficaci azioni già intraprese o iniziarne ex novo; è necessario aumentare la produzione e l' impiego delle energie rinnovabili per l' elettricità, gli usi termici e i carburanti, il risparmio energetico negli edifici pubblici e privati, la mobilità sostenibile e l' energia rinnovabile; il Consiglio della Provincia autonoma di Trento a predisporre gli strumenti necessari per sostenere finanziariamente i Comuni, per: – aggiornare la valutazione dei rischi climatici e le misure sia di emergenza che di medio e lungo periodo, riducendo l' esposizione della popolazione ai rischi soprattutto nelle situazioni più vulnerabili; – valorizzare le ricadute positive delle misure di adattamento e contabilizzare i costi in assenza delle stesse; – sviluppare le capacità adattive reinvestendo in verde e alberature, creando zone comfort per i cittadini di tutte le età, con particolare attenzione ai luoghi sensibili: scuole, RSA, ospedali, residenze per anziani; – puntare di più sulle soluzioni basate sulla natura: giardini pubblici, parchi, pareti verdi, tetti verdi, orti e aree agricole periurbane, in modo tale da ridurre le ondate di calore e migliorare il deflusso superficiale e l' assorbimento dell'acqua, tenendo ben presenti queste misure nella pianificazione urbanistica; – ridurre la vulnerabilità e i rischi di precipitazioni molto intense affrontando le ondate e le isole di calore, fermando l' impermeabilizzazione, e anzi depermeabilizzando dove sia il caso, e limitando il consumo di nuovo suolo; – considerare le reti e le infrastrutture verdi come grandi moderatori climatici, convogliando altresì le acque piovane particolarmente intense verso zone umide appositamente predisposte nelle aree periurbane. Predisponendo anche sistemi di raccolta familiari o pubblici per vari utilizzi evitando così di sprecare acqua; separando altresì in modo netto le reti fognarie e la rete idrografica. – affrontare le ondate e le isole di calore in paesi e città studiando tecniche legate alla rigenerazione urbana, promuovendo il controllo bio climatico degli edifici per l' ombreggiamento e il controllo delle radiazioni climatiche, favorendo e incoraggiando la bio edilizia per aumentare l' isolamento, la ventilazione naturale e il raffrescamento anche con materiali innovativi; – ad investire sulla mitigazione climatica che in questo momento è un tema prioritario; – sostenere il partenariato, la ricerca di soluzioni condivise, l' incontro delle amministrazioni locali e un' attiva partecipazione dei cittadini, l' informazione e frequenti momenti di valutazione e monitoraggio della situazione climatica trentina.
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LUCIA COPPOLA |
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