Lucia Coppola - attività politica e istituzionale | ||||||||
Legislatura provinciale
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Comune di Trento
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Trento, 5 luglio 2019 Premesso che il cicloturismo è passione e scoperta. È un modo di viaggiare spesso economico, che fuoriesce dai canoni e dai consueti itinerari del turismo di massa. I cicloturisti sono quasi sempre accomunati da una spiccata sensibilità ambientale, da una grande passione per la bicicletta come mezzo di trasporto e come stile di vita. Il Trentino ha una rete importante di piste ciclabili che si snoda per più di 430 km, che creano l’opportunità di godere della bellezza del paesaggio con una vera e propria immersione nella natura. Una rete efficiente per ciclisti abituali o occasionali che trovano lungo il tragitto, punti di ristoro, parcheggi e zone di riparazione dei loro mezzi. Mi sono giunte ultimamente delle comunicazioni riferite a criticità nella percorrenza delle piste ciclabili dovute a segnaletiche non sufficienti o non presenti in punti potenzialmente pericolosi. In particolare all’altezza dei sottopassi, spesso bui, si trovano specchi parabolici che sono spesso nascosti dalla vegetazione e posti proprio all’imbocco vanificando in parte il loro scopo. Si reputa che segnalazioni acustiche e luminose potrebbero essere più utili ed efficaci. Inoltre negli ultimi anni è aumentato in misura esponenziale il numero dei frequentatori delle piste ciclabili. Non solo biker ma anche passeggiatori, podisti. Accanto alle bici classiche troviamo le bici elettriche, capaci di raggiungere velocità sostenute, roller, monopattini, skateboard, biciclette a tre ruote con traino a braccia, biciclette traino per famiglie e così via. Il Consiglio della Provincia autonoma di Trento in data 23 maggio 2018 ha approvato una mozione (la 225) che impegnava la Giunta a continuare il monitoraggio dell'attuale stato segnaletico dell'intera rete delle piste ciclabili, individuando i punti di maggiore rischio per la sicurezza degli utenti e a migliorare la segnaletica, sia orizzontale che verticale, acustica e/o luminosa, atta a prevenire ed a ridurre rischi di incidenti, con particolare riferimento a sottopassi ed incroci con le strade. Durante il dibattito l’allora assessore aveva affermato che tutte le piste ciclabili sono regolarmente monitorate e provviste di segnaletica adeguata, specificando che le tabelle sono quelle previste dal nuovo codice della strada. Tanto è stato fatto, tanto si fa, ma le segnalazioni di pericolo che arrivano devono essere prese come spunto al continuo miglioramento del servizio per evitare incidenti che potrebbero rivelarsi anche molto gravi. Si interroga il presidente della Provincia per sapere: 1. quanti sono stati gli incidenti sulle rete delle piste ciclabili trentine negli ultimi cinque anni; 2. quanti sono da ricondurre ad eventi accidentali e quanti al mancato rispetto delle regole di circolazione o alla mancanza di adeguata segnalazione; 3. cosa si sta facendo per implementare e migliorare la segnaletica sulle piste ciclabili della provincia, in particolar modo nei tratti più a rischio e non ancora provvisti; 4. se sono stati installati, come previsto dalla mozione approvata, segnaletiche acustiche e luminose in particolar modo nelle vicinanze di sottopassi e incroci tra strade e in caso di risposta negativa, se intenda farlo; 5. se sono stati progettati ed avviati lavori di sdoppiamento dei percorsi più frequentati; 6. se è stato collocato lungo i vari percorsi ciclabili un decalogo di comportamento, come annunciato in Aula dall’allora assessore competente; 7. in particolare, se si ritiene utile collocare degli avvisi che ricordino che le ciclabili sono spesso strade interpoderali, condivise a metà tra chi vive del lavoro agricolo e chi le sceglie per praticare dello sport, e che quindi invitino al rispetto reciproco e all’educazione civica; 8. se si intende attivare nuove strutture B-box, atte all’informazione e quindi ad aumentare la sicurezza dei percorsi, evidenziandone le caratteristiche e le peculiarità, oltre a quella che è in costruzione in Valsugana.
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LUCIA COPPOLA |
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