Trento, 17 novembre 2013
Coppola,
bocciatura bis
Verdi: proposta come
esterna in giunta
da l’Adige di
domenica 17 novembre 2013
Dopo il voto del 28 ottobre ieri prima assemblea per i Verdi del Trentino. L’occasione è stata la discussione sul futuro congresso nazionale che si terrà il 23 e 24 novembre a Chianciano e che vede la delegazione trentina sostenere la mozione dell’attuale presidente Angelo Bonelli.
Tra i temi anche il congresso dei Verdi trentini che si terrà il 18 gennaio. L’attuale presidente Aldo Pompermaier ha confermato di non volersi candidare e al suo posto saranno eletti due portavoce.
Non poteva mancare l’analisi delle elezioni provinciali appena trascorse che ha visto il Verdi in Trentino ottenere circa l’1,9% dei voti, ben al di sotto del 2,7% della precedente tornata elettorale.
«Già nel 2008 – ha spiegato Pompermaier – il partito aveva preso una batosta. In questa campagna elettorale ho sempre temuto di non riuscire a recuperare i voti di persone come Iva Berasi e Roberto Bombarda. Anche se avevamo una squadra e una lista forti purtroppo non siamo stati ascoltati perché le persone, con la crisi che stiamo vivendo, prima che all’ambiente pensano ad altri problemi ben più importanti».
I Verdi, che alle elezioni si sono presentitati nella coalizione del Centrosinistra autonomista, non hanno ottenuto alcun consigliere.«Sono davvero amareggiato – ha sottolineato Pompermaier – che Rossi non ci abbia coinvolti in nessun modo perché non abbiamo i numeri. Credevo che lui volesse coinvolgere l’intera coalizione ed invece così non è stato. La nostra proposta sarebbe stata quella di nominare come assessore esterno una persona come Lucia Coppola in nome delle tre liste escluse (Socialisti e Idv)».
Proposta che non è andata a buon fine. «Il nostro obiettivo – ha spiegato Marco Boato – sarà quello di radicarci in tutto il Trentino».
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Trento, 17 novembre 2013
Verdi a Chianciano
per sostenere
Zanella e Bonelli
dal Trentino di
domenica 17 novembre 2013
Al congresso nazionale che il 23 e il 24 novembre a Chianciano eleggerà i due nuovi portavoce, i Verdi del Trentino sosterranno Luana Zanella e Angelo Bonelli.
Ieri l’Assemblea provinciale ha eletto i 13 delegati al congresso: Lucia Coppola, Chiara Pozzer, Emma Di Girolamo, Renza Bollettin, Marina Bernardi, Marco Boato, Andrea Ludovico, Luciano Martinello, Paolo Barbagli, Maurizio Migliarini, Pino Finocchiaro, Fabio Giuliani, Attilio Raffaelli (supplenti Claudio Giordani e Antje Messerschmidt).
Il presidente dei Verdi Aldo Pompermaier, che ha aperto e chiuso i lavori, si è detto deluso dal fatto che il neopresidente della Provincia Ugo Rossi non abbia scelto Lucia Coppola (candidata alle primarie e capolista dei Verdi, che non hanno eletto però nessun consigliere) come assessore esterno della sua giunta. |
Trento, 17 novembre 2013
ROMA, I VERDI TRENTINI SOSTENGONO BONELLI
POMPERMAIER:
NON MI RICANDIDO IN TRENTINO
dal Corriere del Trentino di
domenica 17 novembre 2013
«I Verdi trentini sosterranno la mozione appoggiata dalla coppia Zanella-Bonelli». È lo stesso Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi trentini, ad annunciare durante l’assemblea provinciale del partito, ieri nel palazzo della Regine, quale sarà la linea tenuta dai delegati provinciali al congresso di Chianciano.
«Poi rinnoveremo la sezione trentina: non ci sarà più un presidente ma due portavoce, ma – annuncia – io non mi ricandiderò».
Proprio sul fronte locale, Pompermaier ammette: «Sono rimasto amareggiato dal comportamento del nuovo presidente Ugo Rossi: l’abbiamo sempre sostenuto, a tutti gli incontri, e lui aveva promesso che se avesse vinto ci sarebbe stato spazio per la coalizione. E invece così non è stato, per nemmeno una delle tre liste rimaste fuori dal Consiglio».
Infine interpreta il deludente risultato dei Verdi alle provinciali: «In questo momento di crisi le persone si trovano ad affrontare problemi molto gravi, così i temi ambientali passano in secondo piano».
Intanto l’ex parlamentare Marco Boato attacca Nichi Vendola: «La vicenda della telefonata ad Archinà, l’ex responsabile dei rapporti istituzionali dell’Ilva, è agghiacciante e le sue giustificazioni sono anche un po’ risibili. Non chiedo le sue dimissioni, dico però che non basta mettere la parola “ecologia” in un simbolo per difendere gli interessi dell’ambiente e della salute. L’assenza dei Verdi in Parlamento fa sentire questa mancanza». |