Il futuro dei Verdi del Trentino ha un nome, anzi due. Sono infatti due i portavoce del partito eletti ieri, nell’assemblea congressuale alla Sala Rosa del palazzo della Regione: Lucia Coppola e Marco Ianes. I due, peraltro unici candidati, prenderanno il posto del presidente uscente Aldo Pompermaier.
É stato proprio Pompermaier ad aprire l’assemblea con un discorso in cui ha ripercorso la propria storia all’interno del partito, ricordando quanto di buono fatto, come l’ostruzionismo nei confronti dell’allora assessore Grisenti per l’ampliamento dell’aeroporto di Mattarello, oppure la riorganizzazione del sistema di gestione rifiuti, introducendo il sistema di raccolta “porta a porta”. Non ci sono, però, solo “belle pagine” nella storia degli ultimi 19 anni dei Verdi, ma anche intoppi e scelte sbagliate, come quella di unirsi, nelle ultime politiche, alla lista Rivoluzione Civile.
Spiega
Pompermaier: «La scelta di schierarci con Ingroia ci ha fatto un po’ perdere la strada, non ci siamo però smarriti del tutto». Tutto ciò fino ad arrivare alle ultime provinciali e all’amarezza di non aver ottenuto neanche un posto nel consiglio. «La nostra squadra non è riuscita a farsi capire fino in fondo dagli elettori».
Alla presenza del senatore Panizza, infine, sono stati annunciati i nomi (un uomo ed una donna nel rispetto della parità dei sessi) dei due portavoce, applauditi dalla folta platea presente senza particolare sorpresa. I Verdi del Trentino, d’altronde, sono uno dei pochi partiti presenti sulla scena politica veramente “compatto” ed unito: «Questo è derivato – ha spiegato Lucia Coppola - dai valori forti che noi Verdi rivendichiamo, da una solida democrazia interna, dalla grande importanza che diamo alle persone, dalle attenzioni alle differenze ed ai diritti».
L’assenza del partito dal consiglio provinciale non impedirà, però, ai Verdi di farsi valere per quanto riguarda gli attuali problemi del nostro territorio, ad iniziare da quelli legati alle risorse della nuova amministrazione, come ha sottolineato Marco Ianes: «Abbiamo bisogno di un programma che non si limiti a ridurre gli investimenti sulla scuola, sulla sanità, sul recupero ambientale e la salvaguardia del patrimonio, come spesso si vede fare dalla politica attuale, al solo fine di tentare di mettere a pareggio i bilanci, in maniera dissennata e senza logica; un programma, invece, che vuole guardare al futuro con ottimismo, orientando le sempre più scarse risorse disponibili verso investimenti che abbiano un senso e una logica davvero sostenibile». |
Esecutivo e Consiglio Federale:
gli eletti
Eletti i membri dell’Esecutivo, del Consiglio Federale Nazionale e del nuovo Consiglio Federale.
Esecutivo: Aldo Pompermaier, Giorgio Pedrotti, Emma Di Girolamo, Ruggero Pozzer, Giuliana Raoss, Stefania Pintarelli, Attilio Raffaelli, Paolo Barbagli, Giovanni Segatta, Marino Vitti, Michele Trainotti, Flora Silvestri.
Consiglio Federale Nazionale: Marco Boato, Chiara Pozzer.
Consiglio Federale: Diego Albertini, Arianna Anesin, Carla Baù, Marina Bernardi, Elena Berti, Giulia Boato, Sandro Boato, Renza Bollettin, Claudio Bombana, Maddalena Bonat, Giuliana Cabassi, Sareeda Cali, Anita Cescatti, Tommasina Michelina Chiodo, Maria Pia Coppola, Luca Dalla Rosa, Umberto Dalmonego, Guido Donati, Ulli Drucke, Giuseppe Facchini, Pino Finocchiaro, Lisa Forrer, Franz Franceschini, Roberto Franceschini, Ernesta Frigo, Rosario Frisinghelli, Aldo Giongo, Claudio Giordani, Fabio Giuliani, Gianpaolo Granata, Giovanna Ieronimo, Mostafa Khalfane, Roxana Ivonne Prado Diaz, Andrea Ludovico, Renzo Meneghetti, Luciano Martinello, Giorgio Marzari, Alberto Mattedi, Antje Messerschmidt, Maria Teresa Montuschi Chiari, Mauro Paissan, Michele Pedrotti, Rolando Pizzini, Mauro Previdi, Claudia Santoni, Antony Sartori, Furio Sembianti, Rinalda Simeoli Fedel, Lauro Struffi, Elvia Tarter, Ugo Tonini, Cristiano Vecli, Franco Valer, Paolo Vivian, Odilia Zotta, Claudio Zuccatti |