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Rovereto, 22 marzo 2005 Prima cosa, nella lista dei Verdi, presentata ieri, è confluita la lista «Con Rovereto», quella di Donata Loss e Bianca Gaifas. Seconda cosa, i Verdi hanno un grande nome: Antonella Bellutti, due medaglie d’oro alle olimpiadi: ‘96 Atlanta, inseguimento individuale; 2000 Sidney altro oro nell’individuale a punti. Scesa dalla bici, questa donna seria e dal linguaggio preciso s’è dedicata alla politica sportiva, nella giunta del Coni, e ora alla politica-politica. «Oggi mi sento pronta per questa esperienza - ha detto ieri - e, per me, non c’era occasione migliore che partire dalle comunali. Non mi sono mai collocata politicamente anche se mi sono sentita più rappresentata dal centro sinistra». Perché con i verdi? «Perché sono coerenti e solidi», ha detto accompagnata dal sorriso di lva Berasi. Così ad occhio questa donna ha un futuro in politica. Parla bene, ha idee chiare. Un bel colpo per i Verdi che hanno messo assieme una buona lista nella quale c’è anche un immigrato marocchino. Donata Loss, felice che la squadra sia stata presentata il primo dì di primavera, ha detto che «sul tronco antico dei Verdi sono nate gemme nuove. La prima, la convergenza di ‘Con Rovereto’; la seconda l’esperienza di generosità di queste persone che si impegnano ad affrontare le difficoltà del governo della città». Primavere e gemme a parte c’è un’altro aspetto. Storico. Cinque anni fa, era una domenica notte, i Verdi, seduti sulle stesse sedie del caffè «Stella d’Italia», erano dilaniati dal quesito fondamentale: dare o no l’appoggio a Maffei al secondo turno? A dieci minuti dalla scadenza dei termini per gli apparentamenti venne deciso un “vada per Roberto” che ha superato questo faticoso lustro. Ora ci sono, dal primo turno, decisi. La presentazione della lista è stata una sorta di marcia trionfale per il sindaco. Lui, quasi commosso, ha ringraziato dicendo: «Siete stati una forza corretta, e questo è raro in politica. Troppe volte, invece di dire le cose vis a vis si dicono dietro le spalle. Ma per me la correttezza e la verità devono essere valori fondamentali anche in politica. Se questi valori vengono messi in secondo piano allora è ovvio che la gente, i giovani soprattutto, si allontani dalla politica». Motivo per il quale i verdi stanno entusiasticamente con Maffei? «Perché Maffei - ha detto Finocchiaro - è uno di noi. È il più vicino alla persone, alle esigenze delle famiglie. E, secondo noi, la politica deve partire da qui». Augurio finale dell’onorevole Boato a Maffei: «In bocca al lupo». Risposta verde style: «Viva il lup». TESTO ARTICOLI |
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