archivio generale articoli, lettere, comunicati e interviste dalla stampa | ||||||||||||||||||||||||||
ANNI: |
|
|||||||||||||||||||||||||
|
ELEZIONI COMUNE DI TRENTO 8 MAGGIO 2005 Trento, aprile 2005 Credo che un ente come quello comunale con alla guida una coalizione di centro sinistra debba avere nel proprio DNA, una particolare attenzione verso coloro che hanno delle difficoltà, e possa avere le risorse necessarie da destinare ad un progetto sull'informazione, dove i destinatari siano i soggetti che si trovino, o possano trovarsi, in una situazione di disabilità piuttosto che disagio psichico, o familiare. Trovare delle sinergie con le associazioni territoriali, che si occupano a vario titolo di disagio, sarebbe un modo più rapido ed efficace, per far arrivare le notizie ai diretti interessati. Campagne di sensibilizzazione attraverso gli organi d'informazione sulle tematiche del disagio sociale e sulle tematiche dei diversamente abili sarebbero un altro strumento attraverso il quale si potrebbe raggiungere un numero considerevole di utenti. I parcheggi per disabili sono pochi e spesso sono occupati da macchine che non dispongono delle relative autorizzazioni, limitando non poco il diritto alla mobilità dei soggetti diversamente abili. Le barriere architettoniche sono ancora una barriera purtroppo ancora troppo presente nella vita dei disabili, che vorrebbero vivere la propria vita in totale e piena autonomia. L'accesso e l'utilizzo di certi servizi, che per noi sono routine, risultano, il più delle volte inaccessibili ai disabili. LO SPORT PER TUTTI Handicap e sport: Un connubio che superate le soglie del terzo millennio, fa storcere purtroppo il naso a molti, ma che fortunatamente negli ultimi vent'anni sta diventando sempre di più un abbinamento che rasenta quasi la "normalità". Anche se c'è molto da fare, lo sforzo della coalizione dovrà essere quello di porre tutte le persone nella stessa condizione, vale a dire far si che lo sport sia praticabile da tutti, qualsiasi esso sia il tipo di handicap o disagio. Come si potrebbe arrivare a ciò? La disabilità e le persone diversamente abili, che praticano sport, non dovrebbero essere viste né come fenomeni da baraccone né come atleti limitati o a mezzo servizio, incapaci di realizzare performance degne di tale nome. Lo sport per tutti, questo potrebbe essere uno slogan efficace, che dovrebbe arrivare chiaro e nitido a tutta la cittadinanza. La scuola potrebbe essere un veicolo semplice ed efficace, per far comprendere alle generazioni future, che ognuno di noi, è abile in maniera diversa, e che le differenze fisiche, psichiche e sensoriali non debbano rappresentare una barriera nello sport, ma una risorsa. All'interno della scuola dovrebbero già esistere le strutture idonee a che tutti possano fare sport con i relativi insegnanti preparati a questo specifico compito. Palazzetti dello Sport accessibili, con i relativi servizi igienici, e i parcheggi annessi sono un altro strumento per avvicinare i molti disabili ancora chiusi all'interno delle proprie case. Si dovrebbe lavorare in sinergia tra la FISD (Federazione Italiana Sport Disabili), le associazioni esistenti in Trentino che si occupano di sport per diversamente abili, la PAT ed il CONI. (So per certo che all'interno del CONI la FISD, non ha un suo ufficio e non collegamento tra le varie Associazioni.) Si dovrebbe uscire dalla logica dei compartimenti stagni, e lavorare tutti per il perseguimento di uno stesso scopo: l' integrazione totale dei disabili anche nello sport. Salvatore Mercurio TESTO ARTICOLI |
| ||||||||||||||||||||||||
© 2000 - 2022 |
||||||||||||||||||||||||||
|
|