Trento, 18 ottobre 2008
Convention provinciale per la campagna elettorale
Intervento di Marco Boato, presidente dei Verdi e democratici del Trentino
1.
Un saluto a tutti/e, un grazie a Lorenzo Dellai per la sua presenza e un augurio reciproco al candidato presidente e alla nostra lista per il migliore risultato elettorale il prossimo... 9 novembre!
2.
Riguardo alla decisione del Consiglio di Stato e allo spostamento delle elezioni al 9 novembre, “fare di necessità virtù”.
3.
Poiché siamo convinti delle buone ragioni dei Verdi e Democratici del Trentino, della coalizione di cui facciamo parte da ormai dieci anni (sia pure con caratteristiche diverse ad ogni legislatura com’è ovvio e giusto) e della candidatura di Lorenzo Dellai a presidente della Provincia autonoma di Trento,
proprio per questo utilizziamo le due settimane in più per intensificare le nostre iniziative sul territorio e l’insieme della campagna elettorale della nostra lista e di ciascuna candidata e ciascun candidato.
4.
Ho visto in altri partiti segni di stanchezza, di scoramento, di disorientamento: è comprensibile, ma non condividiamo questa reazione allo spostamento delle elezioni.
5.
Noi Verdi e Democratici del Trentino non siamo stanchi, anche se lavoriamo molto, non siamo disillusi, non siamo disorientati.
6.
Lo ripeto: abbiamo due settimane in più, quindi ancora tre settimane complessivamente, per far conoscere le nostre candidate e candidati, il nostro programma, le buone ragioni per scegliere la nostra lista e così far vincere tutti insieme la nostra coalizione e il nostro candidato presidente Lorenzo Dellai.
7.
Al nostro candidato presidente vogliamo esprimere il nostro ringraziamento per il modo collegiale in cui è stato elaborato il programma e per i molti contributi e le molte proposte dei Verdi accolte nella sua stesura definitiva.
8.
A proposito di collegialità siamo certi – perché ne abbiamo parlato insieme nelle riunioni con i segretari di partito della coalizione – che il metodo della collegialità dovrà essere assunto in modo più esplicito in questa nuova fase politica, fin dalla formazione della nuova giunta – dopo l’auspicata e auspicabile vittoria elettorale – e poi nelle fasi successive della legislatura.
9.
Senza alcuna arroganza e presunzione, anzi con una certa sofferenza e con un po’ di rammarico, debbo dire che se in questi anni il presidente dei Verdi fosse stato un po’ più ascoltato, alcuni seri incidenti di percorso si sarebbero potuti evitare, compresa la presidenza della A22 che ci ha riportato al clima nefasto della presidenza Pancheri.
10.
In Lorenzo Dellai noi abbiamo fiducia e siamo stati i primi a confermarla fin dalla riunione di Roncegno, quando nei DS di allora si parlava di ricorrere alle primarie e si ventilavano candidati alternativi.
Noi confermiamo anche oggi la nostra fiducia in Lorenzo Dellai; forse a lui sarà di aiuto avere per parte sua più fiducia nei Verdi, che gli sono alleati dal 1990, da 18 anni!
11.
Per quanto riguarda i nostri avversari del centro-destra – di un centro-destra sempre più di destra, fino ai limiti del neo-nazismo, del neo-fascismo, del razzismo e della xenofobia – con il ricorso della Lega contro l’UDC hanno fatto un clamoroso autogoal, hanno lanciato un boomerang che gli si ritorcerà contro.
12.
Divina non ha avuto il coraggio di escludere dalla sua coalizione i neo-nazisti e neo-fascisti della Fiamma, i post-fascisti della Destra e dei Pensionati, e invece il suo partito, la Lega, ha portato alla esclusione dell’UDC per ragioni formali.
13.
Non discuto la legittimità giuridica del ricorso al Consiglio di Stato. Ne discuto la scelta politica: usare un pretesto formale per escludere una lista concorrente, mentre nessuno di noi ha fatto ricorso contro gli Autonomisti popolari, che erano incorsi in analoghi vizi di forma.
14.
Il rinvio delle elezioni – atto dovuto e ormai inevitabile, che Divina neppure riesce a capire, facendo emergere quanto poco gli interessi il rispetto delle forme giuridiche - provoca sconcerto nella opinione pubblica, disorientamento nei cittadini, spreco di risorse pubbliche e moltiplicazione delle spese elettorali.
15.
Di tutto questo unico responsabile è il centro-destra di Divina e il suo partito, la Lega, in modo particolare.
Sono certo, siamo certi che anche questa situazione indurrà i trentini a riflettere su chi difende l’Autonomia e su chi invece da Roma e anche da Trento tende a destabilizzarla.
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