Trento, 23 aprile 2009
L’urbanista Forrer ci riprova con i Verdi
«Gli errori più grossi non sono in collina, ma sul fondovalle»
dal Trentino di giovedì 23 aprile 2009
Fulvio Forrer, 52 anni, urbanista con la passione per la canoa, sposato e padre di due figli residente a Lavis, si candida per la seconda volta alle comunali. Quattro anni fa, sempre con i Verdi, arrivò quinto e restò per un soffio fuori dal consiglio. «Non un dramma perché si può dare un contributo anche stando fuori da Palazzo Thun», assicura lui, “verde” meno acceso che non grida agli scandali in collina e non dice un secco no all’inceneritore.
Forrer, come mai ha deciso di ricandidarsi?
Credo sia necessario mettersi a disposizione per amministrare il bene comune e penso che le idee verdi abbiano un valore significativo in una politica a volte travolta da esigenze di tipo economico.
Lei è urbanista e Trento negli ultimi anni è cambiata molto. Come?
Sono dell’idea che dalla fine degli anni ’80 le amministrazioni abbiano fatto molto dal punto di vista urbanistico, a volte facendo scelte giuste, altre volte sbagliando. Ora bisognerebbe capire cosa ha funzionato e cosa no, per rimediare agli errori.
Molti lamentano scempi in collina. E’ d’accordo?
Io la penso diversamente. Secondo me la situazione peggiore è nel fondovalle. E’ qui che bisognerà dare più qualità all’aggregato urbano nel suo insieme, da Mattarello fino a Gardolo, puntando soprattutto su una mobilità migliore.
E proprio sul piano della mobilità i Verdi si sono dovuti arrendere in extremis alla fine della legislatura.
Certe scelte strategiche hanno bisogno di tempo e comunque, vista la condivisione della comunità, credo che sia dovere del nuovo consiglio approvare al più presto il piano.
Cosa si aspetta, a livello personale, da queste elezioni?
Non ci tengo ad essere in vista, perché sono convinto che si possa fare qualcosa di importante anche fuori dal consiglio. Certo, dovessi farcela il compito sarebbe più gravoso e mi batterei per le idee che ho portato avanti in questi anni.
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