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Trento, 10 aprile 2009 Sono la lista con la maggior presenza femminile: perfetta parità, 25 donne e 25 uomini. E anche con il maggior numero di cittadini stranieri: 7, un imprenditore algerino, una candidata somala, una brasiliana, un’austriaca, una somala, un polacco e due cileni. Il capolista è l’assessore uscente Aldo Pompermaier, un incarico che i Verdi puntano a confermare. Con lui in questa legislatura sono entrati in giunta con due competenze «pesanti»: l’ambiente e la mobilità. Sul fronte dei rifiuti Pompermaier ha portato a casa un risultato importante: l’avvio del sistema di raccolta porta a porta e un livello di raccolta differenziata che ha raggiunto il 54%. L’assessore ha invece dovuto incassare uno stop su quello che considerava un altro dei suoi obiettivi prioritari: il piano della mobilità, bloccato dalle minoranze in consiglio. Se ne riparlerà nella prossima legislatura. Nel suo programma il partito ha lanciato «dieci idee verdi per il futuro di Trento»: Trento città europea, modello di vivibilità; città delle Alpi; città del turismo e dello sviluppo sostenibile; dei giovani e dell’innovazione; della cultura e della ricerca; del sole e dell’ambiente, della natura e degli animali; della mobilità sostenibile e della raccolta differenziata dei rifiuti; dell’energia rinnovabile e del risparmio energetico; dei diritti civili, della laicità e della libertà religiosa; città infine della pace, della convivenza e della solidarietà. Tutti in campo gli uscenti: oltre a Pompermaier, i consiglieri comunali Lucia Coppola (che alle elezioni del 2005 corse come candidata sindaco di Rifondazione comunista), l’avvocato Carlo Biasi e il medico Elio D’Annunzio. Nutrita anche la pattuglia dei consiglieri circoscrizionali: Elvia Tarter di Gardolo, Leonardo Battisti del Centro storico, Mavi Buscicchio di Ravina, Luca Dalla Rosa dell’Argentario, Aldo Giongo di Povo e Franco Valer di Villazzano. Tra i volti noti ci sono Fabrizia Bort (già segretaria dei Leali), diversi urbanisti - Fulvio Forrer, Paola Ricchi e Furio Sembianti - e la ex presidente della Lega nazionale del cane di Trento Almut Prettner. Sul fronte dell’attenzione al territorio i Verdi mettono in campo alcune candidature come quelle di Nicola Chiavarelli (bioarchitetto), Rolando Coppo (geologo) e Carlo Detassis (ingegnere ambientale). Si parte dal 3,2% conquistato a novembre alle provinciali. Nel 2005 ottennero il 4% portando in consiglio 3 consiglieri. Questa volta l’obiettivo minimo è confermarli.
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