Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale | ||||||||
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Trento, 17 febbraio 2009 Claudio Bortolotti attacca sulla sicurezza («Il problema è stato sottovalutato dal Comune») e bolla Trento come «città poco tollerante con i giovani». Aldo Pompermaier promette una città «più autonoma» con un’amministrazione «meno supina alla Provincia». Paolo Chiariello invoca più sostegno e servizi per le famiglie e le madri che lavorano. A meno sei giorni dalle primarie, primo confronto televisivo ieri sera, condotto da Marilena Guerra su Tca, per i quattro candidati del centrosinistra. Scintille sul tema sicurezza. Per Bortolotti «in questi anni è mancata la giusta grinta»: «È impossibile che le nostre donne non possano attraversare sicure un parco o un vicolo di sera, vicino a palazzo Giulia la situazione è sfuggita di mano. Servono interventi concreti per portare la città ad una condizione di normalità». Replica stizzita del sindaco reggente Alessandro Andreatta: «Sono sconcertato dalle parole di Bortolotti. Il problema lo stiamo affrontando con un mix di repressione e riqualificazione, a S.Martino la situazione è migliorata, Trento è una città della convivenza». Per Chiariello e Pompermaier il problema è stato ingigantito. L’avvocato liberale, candidato dei Leali, punta il dito contro un ceto dirigente «che si rinnova solo per cooptazione, Andreatta è sindaco in carica, Bortolotti prima di decidere ha parlato con Dellai, dall’altra parte c’è Morandini, ex Dc». Tra le priorità indica il potenziamento dei nidi privati e delle Tagesmutter, uno sportello di sostegno alla maternità che dia indicazioni rapide sui servizi presenti sul territorio, un polo di divertimento per i giovani. Il verde Pompermaier, assessore all’ambiente in carica, a sorpresa invoca una «discontinuità»: «Vorrei una città più autonoma rispetto alla Provincia e un sindaco forte e mai supino». Rivendica il balzo in avanti della raccolta differenziata, «che ho portato dal 38 al 55%», per spiegare che «l’inceneritore non serve, sarebbe un tradimento dei cittadini». Gli altri tre candidati all’inceneritore dicono invece sì, per smaltire quanto rimane dopo la differenziata. Se Andreatta insiste sulle cose fatte e i risultati raggiunti, Bortolotti incalza il sindaco in carica: «In Comune si è chiuso un ciclo importante, che ha dato risultati positivi, ma oggi si impongono all’orizzonte questioni che richiedono decisioni forti per non andare in una situazione di stallo o di recessione». Smentisce l’imprimatur di Dellai alla sua candidatura: «Gli ho solo chiesto un parere. Se da sindaco ci saranno da prendere posizioni distinte dalla Provincia lo farò». Sul suo futuro, in caso di sconfitta alle primarie, si tiene le mani libere: «Vedremo se ci sarà qualche partito in cui accasarmi». |
ALDO
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