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Rovereto, 5 maggio 2010 «Sulla competenza dei nuovi gestori non ho nulla da ridire: fanno il loro mestiere in modo inappuntabile. E nemmeno su come vivono gli animali nel nuovo canile: le condizioni sono ottime. Ma tutto questo non toglie che stiamo assistendo ad una presa in giro insopportabile. Per noi, che come associazioni avevamo valutato il bando del comune ritenendolo non adeguato, è duro vedere ora cambiare completamente le carte in tavola». Cristina «Chicca» Moser interviene a nome dei Verdi e dell’associazione Jw-myu, ma soprattutto alla luce di decenni da volontaria. Prima proprio al canile Pan-Eppaa, il «vecchio» canile di Rovereto, poi con la associazione Jw-myu da lei stessa fondata. «Nel capitolato che tutte le associazioni avevano valutato, concludendo che non c’era alcuna possibilità di gestire un canile a quelle condizioni, si prevedeva l’accoglienza per i soli animali accalappiati o comunque provenienti dal comune di Rovereto. A rigore, anzi, si parlava solo di accalappiati e di animali provenienti dai cosiddetti «problemi sociali», come la malattia o qualsiasi problema che impedisca a qualcuno di accudire il proprio animale, perchè in tutto il capitolato non c’era una riga sulle cessioni di proprietà. Per le quali, per esempio, non si prevede quindi un contributo spese, cosa che è normale negli altri canili, come per esempio a Trento». Non è questione di cavilli. «Le statistiche di vent’anni - prosegue Chicca Moser - ci permettono di quantificare in 5 o 6 al mese i cani che vengono accalappiati nel comune di Rovereto. Su quella base il compenso di 3,5 euro al giorno offerto dal comune non permetteva di gestire il canile, e la gara era andata deserta. Oggi però la nuova struttura risulta riempita: ospita 40/45 cani e 20/25 gatti. Questi ultimi ospitati in qualche modo, visto che il gattile ancora non è pronto. E’ evidente che siamo del tutto fuori dalla normalità. Ci sono 4 volte gli animali che dovrebbero esserci». Cosa vuol dire? Da dove vengono questi cani? «Tutti da cessioni di proprietà: ho chiesto i dati al comune, e i primi mesi dell’anno hanno confermato il trend dei 5 o 6 accalappiamenti al mese di sempre. Ma in compenso vengono accolti animali provenienti da ovunque. Per esempio so con certezza di 5 pastori tedeschi, tutti dello stesso proprietario, arrivati da Pergine. Come so che è stata accolta una femmina con 8 cuccioli appena nati. Per due mesi non possono essere adottati, quindi da soli contano nove. Insomma, i limiti del capitolato - mancata previsione di convenzioni con altri comuni e obbligo di accogliere solo animali di Rovereto - sono bellamente ignorati. Ed i roveretani stanno pagando 3,5 euro al giorno per animali che non sono loro, ma che arrivano a frotte proprio perchè al privato che se ne disfa non si chiede nemmeno un contributo spese». |
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