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la testata del Trentino

la testata dell'Adige


Rovereto, 6 ottobre 2013
si presentano i verdi
«Siamo la protesta costruttiva
in alternativa al grillismo»

dal Trentino di domenica 6 ottobre 2013

C’è una protesta fine a se stessa, che non si sporca le mani, che denuncia senza costruire nulla. E una che invece si propone di cambiare le cose agendo all’interno dell’area di governo, condizionando programmi e priorità. Puntando a migliorare le cose, invece di accontentasi di gridare che non vanno bene.

I Verdi si propongono all’interno della coalizione di centrosinistra autonomista con questo ruolo. E chiedono il voto a chi vuole un Trentino più pulito, più moderno, più solidale, più giusto. Incanalando la protesta nel modo in cui può essere efficace. Ieri i candidati lagarini si sono presentati agli elettori nella caffetteria del Mart.

Una pattuglia nutrita (8 su 34 in lista) confortata dalla presenza del presidente nazionale Bonelli, del presidente trentino Pompermaier e della capolista Coppola. L’obiettivo del «Sole che ride» è portare in consiglio provinciale due suoi rappresentanti, uno della Vallagarina potrebbe starci. I candidati locali sono Ruggero Pozzer, Mauro Previdi, Michele Trainotti (folgaretano di origini alensi), Arianna Luchi (esponente dei Pirati, in lista come indipendente), Carla Baù, Cristina «Chica» Moser, Cristiano Vecli e Attilio Raffaelli (moriano).

Per tutti l’obiettivo è portare le ragioni dell’ecologia e della modernità al governo. Non come bandiere, per la loro capacità di migliorare la vita delle persone. Perché ci sono settori sui quali molto si deve migliorare, rifiuti e green economy su tutti.


Rovereto, 6 ottobre 2013
«Un voto verde fa bene a tutti»
Ecologisti: Il «Sole che ride» rilancia le sue idee

Nuovo corso dei Verdi:
«Non siamo né di destra, né di sinistra e non siamo quelli dei no.
Ora serve una ecologia moderna»

da l’Adige di domenica 6 ottobre 2013

I Verdi sono pronti a correre alle elezione provinciali del 27 ottobre a sostegno di Ugo Rossi presidente e sperano in un ottimo risultato che non solo contribuisca a fare vincere la coalizione di centrosinistra, ma che serva anche a rilanciare politicamente in Italia il «Sole che ride».

Ieri, al Mart, Mauro Previdi, tra i candidati di punta degli ecologisti, ha fatto da padrone di casa presentando sia la lista elettorale sia il presidente nazionale Angelo Bonelli venuto a Rovereto per sostenere i suoi compagni di partito.

La fiducia in un buon risultato da parte di tutti è alta e anche la forza delle idee c’è e in qualche modo i Verdi scelgono strade nuove. Nel presentare l’incontro Previdi ha spiegato chiaramente anche il nuovo corso verde: «Ci smarchiamo da ideologie precostituite, non siamo né di destra né di sinistra, ma vogliamo essere più vicini alla gente e per decidere con le persone».

Una dichiarazione politica di una nuova collocazione fatta propria anche da altri candidati che cambia l’immagine ideologica dei Verdi e che sta a cuore a Previdi: «Non vogliamo essere coloro i quali che vengono identificati con la politica del no. Noi non diciamo solo di no, ma abbiamo proposte e idee. È vero invece che siamo contro i poteri economici forti, perché vogliamo difendere le persone che non hanno voce, perché l’ambiente non ha voce».

Dunque, rispetto al passato, idee diverse seppure nel solco dell’ecologismo. Anche per tentare di recuperare forza elettorale e avvicinarsi ai grandi partiti europei ecologisti come quello tedesco, austriaco, o francese.

Angelo Bonelli ha sottolineato chiaramente: «Dobbiamo rimettere al centro la persona, è necessaria una politica ecologista moderna». L’ex parlamentare ha interpretato anche il divario elettorale tra i diversi ecologisti europei, con delle ragioni tutte italiane, legate alla difficoltà di essere ambientalisti in zone come quelle di Taranto o in Sicilia o altre zone ad alto tasso criminale, perché significa chiedere l’applicazione delle regole laddove non sono mai – o difficilmente – state applicate e ci «manca l’etica della responsabilità».

Certo, ha detto Bonelli, in Trentino è diverso, la situazione è migliore, ma non basta. «Il Trentino ha i suoi problemi, noi siamo per rafforzare l’autonomia – ha spiegato ancora Bonelli – ma con più partecipazione e democrazia. E c’è il tema della montagna da affrontare. Alcune cose – ha ammesso con franchezza Bonelli – in questa legislatura non sono andate come volevamo, per questo dobbiamo essere più forti per imporre alcuni temi, perché noi siamo portatori di un modello di sviluppo diverso dall’attuale».

Il presidente nazionale dei Verdi ha affondato il colpo anche contro i grillini: «Il 25% dei voti è nulla se non si riesce a cambiare l’Italia, se non si riesce a governare i processi di cambiamento. Noi siamo la scelta alternativa al grillismo. Il nostro è un voto verde, radicale, forte, di cambiamento. Di chi vuole cambiare veramente. Chi vuole cambiare il Trentino voti verde».

Il presidente trentino dei Verdi, Aldo Pompermaier, da questo punto di vista è convinto del risultato dei Verdi e aspira a due consiglieri.

Con una battuta efficace ci ha pensato Cristiano Vecli, il commerciante e consigliere circoscrizionale di Rovereto nord, a chiarire che i Verdi vogliono entrare in mondi che non si sono mai avvicinati all’ecologismo elettorale: «Ci rivolgiamo a tutti e diciamo: votate verde una volta nella vita». Per Vecli va fermata la cementificazione e si deve pensare al benessere delle persone più che a quelle degli animali. Un riferimento nemmeno tanto nascosto alle politiche della Provincia sulla tutela degli orsi.

La capolista Lucia Coppola ha invece puntato su una nuova idea di turismo, meno di massa e sul rafforzamento della cultura e dell’istruzione. Carla Baù ha insistito sul concetto di Previdi: «Non sono né di destra né di sinistra, sono verde». Attilio Raffaelli ha puntato sulla salute e sulla necessità di creare incentivi a favore del lavoro. Michele Trainotti, ex Pd, ha puntato sull’attenzione ai rifiuti e al riciclaggio, ma pure alla mobilità. Marco Ianes vuole recuperare i cittadini alla politica e propone una maggiore rete tra i centri culturali trentini e un sostegno alla formazione. Diego Albertini ha insistito sul no al «turismo mordi e fuggi».


Angelo Bonelli durante il suo intervento
Mauro Previdi,
il presidente Angelo Bonelli
e Lucia Coppola
alla Conferenza stampa



IL CASO
In lista c’È anche
il «Partito Pirata»

Nella lista degli «Ecologisti civici Verdi europei» per queste elezioni provinciali c’è anche il Partito Pirata, che a livello europeo ha già ottenuto successi elettorali in Svezia e Germania. Per la rappresentante, la giovanissima Arianna Luchi, l’obiettivo del suo partito è la tecnologia libera, ma anche l’istruzione per i giovani: «Un uomo colto è un uomo libero», ha detto.

 

      


elezioni provinciali
27 ottobre 2013

campagna elettorale
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