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Mori, 23 febbraio 2020
Due civiche e due partiti per spingere Barozzi.
Il sindaco uscente si ripresenta alle urne

Liste, la sorpresa sono gli ambientalisti
da l’Adige di domenica 23 febbraio 2020

Saranno quattro le liste a sostegno della candidatura a sindaco di Stefano Barozzi: Insieme per Mori, Patto Civico, Pd-Democratici per Mori e Europa Verde Mori. La vera novità sono proprio questi ultimi, una formazione ambientalista all'interno di una coalizione che si è trovata ad affrontare la questione del vallotomo su posizioni diverse rispetto a quelle espresse da Europa Verde. «Abbiamo valutato che in questo momento di grave crisi ambientale avremmo potuto portare all'interno della coalizione la nostra sensibilità sul tema - spiega Elena Berti, di Europa Verde Mori - in particolare introducendo nuovi strumenti di partecipazione per coinvolgere i cittadini. Quella della partecipazione e della responsabilità condivisa delle scelte che riguardano il territorio è un tema al quale teniamo moltissimo, che abbiamo portato al tavolo e sul quale abbiamo trovato apertura da parte della coalizione».

Partecipazione ed ecologia, due parole chiave che i contrari al vallotomo e alla gestione dell'opera che è stata fatta dalla maggioranza in carica hanno accusato la giunta Barozzi di aver ignorato. «Ci siamo trovati su posizioni diverse sulla questione vallotomo - afferma Elena Berti - ma in coalizione abbiamo valutato l'importanza di riuscire concretamente ad intervenire sui temi ambientali e dare il nostro contributo, anche se il nostro percorso fino ad ora era stato diverso. Abbiamo trovato una coalizione pronta ad ascoltare, a condividere dei punti e ad abbracciare questi temi con noi, per questo siamo qui».

La coalizione a sostegno della candidatura di Stefano Barozzi delinea la Mori del futuro: «Una Mori accogliente e inclusiva ma nello stesso tempo rigorosa nel rispetto della legalità e della sicurezza per tutti i cittadini - dichiarano - coraggiosa per affrontare le grandi sfide contemporanee: dal cambiamento climatico, alla formazione, al lavoro. Il lavoro è ciò che rende una persona individualmente partecipe di quella grande esperienza collettiva che è la costruzione di una comunità. E allora se Mori vuole giocare la sfida del lavoro sul terreno dell'economia, della conoscenza e dell'innovazione vuol dire che dovremo sviluppare l'ambizione di essere attrattivi sui talenti e sulle nuove imprese».

Nel programma, che deve ancora essere svelato in maniera dettagliata, ci saranno sicuramente i cantieri della nuova palestra e della scuola media, i lavori più importanti portati avanti dalla giunta uscente, e aperta, dopo l'acquisto da parte del Comune, rimane la destinazione dell'ex area Piccoli, all'ingresso di Mori. Quattro liste, come il sostegno alla candidata del centrodestra Paola Depretto, qui con due liste civiche che hanno perso i loro leader dell'ultimo mandato elettorale, ovvero Flavio Bianchi (per Patto Civico) e Roberto Caliari (per Insieme per Mori): entrambi hanno fatto un passo indietro, per motivazioni diverse ma personali, è da capire oggi quanto le due civiche riusciranno a rinnovarsi e pesare in termini di voti. Dalle file del Pd, che ha aggiunto un "democratici per Mori" con l'obiettivo di sottolineare la vicinanza al territorio, si dichiara: «Se Mori vuole aprirsi alle sfide del mondo di oggi deve farlo come comunità aperta e pronta a creare le condizioni per essere attrattiva di saperi, talenti, innovazione, cultura e investimenti. Senza che nessuno rimanga indietro. Una Mori a misura di tutti, nessuno escluso. Mettendo al centro la difesa dei cittadini più deboli: i bambini e gli anziani».

 

      

elezioni comunali
Mori


3 maggio 2020

   

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