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Trento, 11 agosto 2009
Caro sindaco, l’inceneritore non serve
di Aldo Pompermaier
dal Trentino di martedì 11 agosto 2009

L’intervista al nostro sindaco sul Trentino di ieri mi lascia un po’ perplesso. In primo luogo perché non può dimenticare il programma che abbiamo sottoscritto come coalizione e che prevede alla voce “ambiente” un impegno prioritario nel portare avanti: si parla di rafforzamento della raccolta differenziata, di riduzione alla fonte dei rifiuti e come ultimo passo si parla di termovalorizzatore (unici al mondo a chiamare così l’inceneritore). Priorità per noi è rispettare i tempi del porta a porta, tempi che nei programmi della consigliatura scorsa e concordati con Dolomiti Energia (ex Trentino Servizi) prevedevano il completamento del progetto al 31 dicembre 2009. Su questo bisogna impegnarsi a fondo. I risultati attuali del porta a porta, come ampiamente dimostrato, indicano che Trento può superare tranquillamente il 70/75% di raccolta differenziata e che, quindi, occorre in primo luogo sollecitare una revisione del piano provinciale dei rifiuti. Non dobbiamo dimenticare poi, che nel piano a cui ho contribuito come assessore, dal 2010 doveva partire la tariffa puntuale, sistema tariffario che avrebbe fatto salire la raccolta differenziata dal 5 al 15%, dato riscontrato in precedenti esperienze di città più o meno simili a Trento. Conclusione: con la tariffa puntuale ed il porta a porta su tutta la città si può parlare di oltre l’80% di raccolta differenziata. Leggo dall’intervista che lo stesso sindaco afferma che «quando forse saremo tra dieci anni(!) oltre il 70%, non avremo più bisogno dell’inceneritore e ne riparleremo». Qualche conto non torna.

 Il sindaco deve concentrarsi sui risultati della raccolta degli altri comuni perché se si fa l’inceneritore non è per “demerito” della nostra città che ha risposto in maniera esemplare, ma probabilmente per il risultato mediocre di molte comunità, che per pigrizia o per scarso senso civico non si preoccupano più di tanto di portare avanti un piano solido di raccolta differenziata, tanto l’inceneritore se lo costruisce in quel di Trento! Ricordo a tal proposito, che con l’assessore Grisenti, in una riunione congiunta di assessori e sindaci, aveva promesso “premi” ai comuni virtuosi e “bacchettate” in termini che non so precisare per quelli che non raggiungevano traguardi base. Molta acqua nel frattempo è passata sotto i ponti, ma invito il sindaco a non trincerarsi dietro risultati di referendum e di appuntamenti elettorali che sanno di preistoria e di bugie(non dimentichiamo che in consiglio negli anni 99/2000 ci dissero che la discarica di Ischia Podetti si sarebbe esaurita nel 2004) e così da polli, si decise per l’inceneritore (Verdi contrari). Oggi la città è cresciuta culturalmente, l’impatto del porta a porta è stato superato e digerito, ci sono gli eco volontari, c’è un piano di riduzione e prevenzione rifiuti che basta portare avanti,in questo c’è l’impegno della grande distribuzione che dovrebbe concretizzarsi secondo il piano a settembre. Ci sono chiari elementi per non buttarsi a capofitto in una progettazione che ha costi e che sia chiaro, non farà risparmiare sulla tariffa ma anzi, sarebbe importante conoscere questi dati, la farà aumentare. Altre possono essere le priorità. Ne propongo alcune a caso: La riqualificazione definitiva del quartiere di Piedicastello, portare avanti il piano energetico “Trento per Kioto”e impegnarsi veramente per l’integrazione delle “popolazioni altre” ome definite nel programma del Sindaco. Su quest’ultimo punto il sindaco può contare su un ottimo assessore di riferimento.

Aldo Pompermaier

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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