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Trento, 30 settembre 2009
Sui rifiuti manca una strategia
di Aldo Pompermaier
dal Trentino di mercoledì 30 settembre 2009

Approvo totalmente quanto chiede al Sindaco Andreatta il Presidente di Italia Nostra Paolo Mayr sul Trentino del 26 settembre. Domande puntuali e riflessioni che non fanno una grinza.

A rinforzo delle sue note vorrei comunicare che la proposta di collocare l’impianto di compostaggio ad Ischia Podetti era partita dal sottoscritto come assessore all’ambiente, proprio per non compromettere aree pregiate, vedi Lasino e quindi per non creare nuovi scontri sociali con la popolazione residente e non per ultimo per risparmiare centinaia di migliaia di euro annui, evitando di trasportare l’umido fuori regione e quindi operare affinché le tariffe rifiuti potessero finalmente calare. Oggi più o meno il costo di smaltimento del “nostro” umido ammonta a circa 800.000 euro. Gestendolo in proprio ed in loco, evitando così migliaia di km di trasporto, è facilmente intuibile il risparmio in termini economici e di emissioni.

L’ostinazione poi di accelerare per la costruzione dell’inceneritore, nasconde un cinismo che non riesco a comprendere. Pur concordando che bisogna anche governare all’insegna dell’efficienza e dell’efficacia, quando una comunità come la nostra sta rispondendo in maniera esemplare al nuovo sistema di raccolta “porta a porta” che ha portato oltre ad un significativo miglioramento della percentuale di raccolta differenziata(oltre 20 punti in poco più di 4 anni!) un sensibile e accertato miglioramento della qualità del rifiuto differenziata e quindi in termini di resa Dolomiti Energia troverà sicuri benefici anche economici, insistere con l’impianto di incenerimento non può essere per paura di scenari futuri apocalittici (vedi Napoli) o altro, ma dimostra una scarsa sensibilità in materia ambientale.

La Provincia tempo fa ha stanziato milioni di euro a sostegno dei comuni limitrofi al nostro territorio (neanche fossimo uno stato), la crisi economica in corso è stata affrontata a fior di milioni di euro (giustamente) e per l’ambiente, per non compromettere il già delicato territorio (vedi escursione termica che a novembre il sindaco è svegliato dalle polveri sottili) per incidere puntualmente sul miglioramento della qualità dell’aria, non si sente la necessità di stanziare qualche milione di euro per accompagnare i comuni trentini a ridurre i rifiuti, ad aiutarli a differenziare meglio, a creare un unico sistema di raccolta differenziata? Testardaggine politica?

No, incapacità di creare una strategia provinciale che si metta a disposizione di cittadini che hanno dimostrato che se accompagnati da progetti solidi e credibili sanno rispondere alla grande. Non voglio entrare in polemica con il centro destra, ognuno deve fare il suo mestiere. Noi Verdi da anni sosteniamo che l’inceneritore, come le centrali nucleari non sono le risposte ad esigenze di energia e allo smaltimento dei rifiuti. Non è ragionevole tentare di risolvere un problema con soluzioni che aprono ben altri e più gravi problemi (scorie ed emissioni). La tecnologia e gli uomini non sempre operano a vantaggio del nostro territorio, della nostra unica Terra. Pensiamoci prima che sia troppo tardi per tornare indietro.

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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