verdi del trentino
    archivio generale articoli, lettere, comunicati e interviste dalla stampa
ANNI:
  2021 - 22   2019 - 20 2017 - 18 2015 - 16 2013 - 14 2011 - 12 2009 - 10 2007 - 08 2005 - 06 2003 - 04 2000 - 02
torna a precedente    
   

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

      



Trento, 19 dicembre 2019
Ricordando Sandro Boato
lettera di Italo Leveghi
da l’Adige di giovedì 19 dicembre 2019

Sono trascorse due settimane dalla dipartita terrena di Sandro Boato. Qui in casa, contrasto l'umana tristezza che s'innesta nell'inevitabile nostalgia leggendo le sue poesie veneziano/italiano che mi aveva donato. Sandro manca a tutti, tantissimo ai suoi cari. Ha lasciato, non solo a Trento, un grande patrimonio di cose importanti, vitali, ha dato il suo tonico contributo per rendere ancora più bella e vivibile la nostra città con benefici e riscontri provinciali, da architetto, urbanista, impegno civico e politico.

Poeta innato, amante e sostenitore della pittura, della musica e di ciò che era bello e fattibile. I figli, Matteo e Giulia sono depositari tanto credibili, e testimoni quanto convinti. Ho avuto il piacere di conoscere Sandro Boato circa 20-22 anni fa.

Ora apro i cassettini della memoria e mi rivedo e ritrovo, sul Renon sopra Bolzano; è maggio, una giornata da favola per temperatura e luminosità, siamo un gruppo di trentini a scarpinare felici, mi trovo casualmente vicino a Sandro, lui mi saluta così: complimenti per la tua analisi sul mio cognome, che hai fatto sul pullman, hai sentenziato: serpente boa targato Torino! Cerco di scusarmi: ho detto una stupidata vero? No, no, è stato simpatico. Lui poi mi chiedeva, con garbo e misura, notizie sulla mia famiglia, del lavoro, degli hobby, è rimasto sorpreso per la quasi esatta nostra età (meno di tre mesi di differenza). Il suo incidere, a libro aperto, era una sorta di colonna sonora di armoniosa poesia, per delicatezza e discrezione. Ricordava con grande orgoglio, i genitori in modo particolare la mamma Rita, poi in ordine di tempo il suo nucleo famigliare, nonché i quattro fratelli, ribadiva la felice scelta di trasferirsi dall'amato mare, qui nel cuore delle Dolomiti.

Da Lassù ora guiderai e proteggerai la tua unita famiglia, la moglie, i figli, i nipoti, i 4 fratelli e le tante persone che ti hanno voluto bene e stimato come galantuomo. E se il Padreterno avesse avuto necessità di un ottimo architetto?

Italo Leveghi - Trento

Mi viene in mente una frase di Cechov, che diceva in sostanza che lassù Dio ha bisogno di tutti: di giovani e vecchi, di poeti e marinai, di "buonisti" e "cattivisti", mi viene da dire oggi. Sandro, che aveva un bel rapporto anche con l'aldilà e con la fede, certamente saprà rendersi utile anche in altri luoghi. Anzi: in ogni luogo.

Credo però che sia necessario pensare anche all' “al di qua", a un luogo nel quale Sandro non si debba ricordare solo con delle belle lettere e con degli ottimi articoli, ma anche con qualcosa che sappia, insieme, ricordare un uomo e una stagione. L'uomo, il tecnico, il politico, l'ambientalista, il poeta, l'intellettuale anche spigoloso, anche complicato. Ma anche la stagione: del piano urbanistico del Trentino che passava in fretta dal passato al presente, con uno sguardo molto chiaro sul futuro, della fondazione del movimento dei Verdi e di molto altro.

Viviamo in un'epoca senza memoria, che scorda - o tende a smentire, rivedere, ritrattare - anche ciò che è successo cinque minuti prima. Per questo servono luoghi, occasioni, simboli anche concreti per ricordare chi ha disegnato un tratto della strada che abbiamo percorso, con responsabilità piccole grandi. A me piace ricordare l'ultimo Sandro, quello che riusciva a riassumere tutta la sua vita, tutto il suo impegno, tutti i suoi ideali, in poche rime: un poeta ancorato alla realtà ma con pensieri capaci di andare oltre alle cose terrene. (Alberto Faustini)

      

L'ULTIMO SALUTO A
SANDRO BOATO
Articoli, lettere
interviste,
commemorazioni
vai alla pagina

SCRITTI, POESIE
ARTICOLI di
SANDRO BOATO

vai alla pagina

   

torna su