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testata del quotidiano Corriere del Trentino testata del quotidiano  l'adige

I presenti in sala

Seduti attorno al segretario al tavolo dei relatori c’erano anche Marco Boato, il presidente dei Verdi del Trentino Aldo Pompermaier, i due vicepresidenti Giuliana Raoss e Ruggero Pozzer e la portavoce dei Verdi altoatesini Brigitte Foppa.
In sala anche qualche volto noto dell’ambientalismo trentino, come Giorgio Marzari, ma anche l’ex assessore provinciale Iva Berasi (che però non è rimasta sino alla fine dell’incontro), Mauro Previdi, vicepresidente del consiglio comunale di Rovereto, e Cristiano Vecli. Oltre che il presidente regionale del Wwf Francesco Borzaga. Il quale ha preso la parola a margine della conferenza stampa per ricordare gli ultimi fatti di cronaca trentini: le acciaierie, la discarica di Marter e quella di Sardagna, la costruzione dei collegamenti sciistici. Frutto - ha detto - «di una politica locale megalomane».

Trento, 6 settembre 2010
I Verdi ora vedono
la fine del tunnel

Il presidente Bonelli a Trento annuncia
il rilancio del partito.
Conferenza stampa con il
presidente nazionale dei Verdi,
Angelo Bonelli

dal Corriere del Trentino
di lunedì 6 settembre 2010

Angelo Bonelli giura che i Verdi sono fuori dalla crisi che negli ultimi anni li aveva quasi fatti sparire dallo scenario politico. Però ora urge una trasformazione radicale, profonda, anche per dare le risposte adeguate ad un cambiamento evidente nel rapporto sociale con la politica. Se vogliamo, si può inserire la nuova stagione dell’ambientalismo in quel più vasto spirito di approccio che è già stato avviato dall’Udc col Partito della nazione, dall’Api di Rutelli e Dellai, dallo stesso Fini con Libertà e futuro.

Ieri il presidente nazionale dei Verdi ha fatto tappa a Trento per illustrare, in anteprima, quale sarà la nuova direzione del partito. Non più, ha detto, il “partito del no” e delle proteste urlate, ma un movimento che sia pronto ad assumersi le proprie responsabilità di governo. «Dobbiamo cominciare ad entrare nelle decisioni, a fare economia industriale, ad indicare con precisione le alternative per uno sviluppo sostenibile». Ma governare con chi? Non di certo col centro destra, a cui Bonelli imputa una devastazione bella e buona del territorio attraverso l’idea del nucleare, alla diffusione degli inceneritori, allo sviluppo edilizio per affrontare la crisi. «La crisi dell’auto - ha detto - era la buona occasione per fare un discorso più ampio e di prospettiva. Ma a nessuno è venuto in mente che l’industria dell’auto può essere riconvertita nella produzione di mezzi pubblici. La Volkswagen, su pressione dei Verdi tedeschi, lo sta facendo. L’imperativo della mobilità va affrontato in modo responsabile, non costruendo il ponte di Messina». Ma per Bonelli non è semplicemente una questione di alleanze, ma di proposte e di soluzioni. «Non siamo né di destra né di sinistra: siamo avanti. Perché dobbiamo capire che i temi ambientali sono legati indissolubilmente alla salute dei cittadini. Con tutto quello che ne consegue».

Nei prossimi giorni sarà diffuso il manifesto dei nuovi Verdi (che vogliono una dimensione europea), firmato da personalità di diversi mondi, da Mario Tozzi a Guido Viale, da Mario Monicelli a Giobbe Covatta. Da qua comincerà a formarsi quella costituente ecologista che dovrebbe raccogliere adesioni nel vasto mondo sensibile ai temi, dalle associazioni ai movimenti, ma anche trasversalmente fra chi è cosciente che la tutela ambientale è la vera sfida del futuro. «Vorrei un movimento, più che un partito, che sommi il pragmatismo dei Verdi tedeschi con il trasversalismo dei francesi. Vorrei un movimento di respiro europeo».

Ad applaudire Bonelli c’erano i rappresentanti del partito altoatesino e di Verona, l’ex presidente del Wwf Francesco Borzaga (che non ha risparmiato critiche alla politica turistica e ambientale del trentino), oltre i vertici dei Verdi trentini: il presidente Pompermaier, i vice Pozzer e Raoss.

 

Trento, 6 settembre 2010
Dai Verdi alla Costituente ecologista
Annunciata a Trento la svolta del movimento.
Il partito convoca tutte le forze ambientaliste

da l’Adige di lunedì 6 settembre 2010

Riconversione industriale, energie rinnovabili, mobilità alternativa, forte attenzione alle dinamiche sociali, politiche economiche legate allo sviluppo sostenibile e alla tutela delle risorse ambientali. Sono alcune delle proposte su cui è «incardinato» il nuovo corso dei Verdi, che a livello nazionale hanno rinnovato la segreteria meno di un anno fa (nell’ottobre 2009), al cui vertice è salito Angelo Bonelli. Che, per un pugno di voti, - 14 - ha sconfitto l’altra candidata Loredana De Petris, sostenitrice della confluenza del movimento in Sinistra e Libertà.

Un partito che ha così sancito la sua scelta politica ed ora procede verso una Costituente ecologista, come ha annunciato ieri proprio il segretario Bonelli in visita a Trento. Un invito a tutte le forze ambientaliste, ecologiste, al mondo dell’associazionismo, dei comitati spontanei per la difesa dell’acqua e dell’aria, a riunirsi in unica forza politica. «Dove ognuno manterrà comunque la sua autonomia», ha spiegato Bonelli. Che aspira a fare dei Verdi un partito capace di raccogliere il meglio dell’esperienza ambientalista a livello europeo, sintetizzando nel movimento italiano «il pragmatismo dei Verdi tedeschi» ed il «trasversalismo di quelli francesi». Certo per raggiungere quell’8 e passa per cento su cui veleggiano i teutonici e praticare alleanze fruttuose come hanno fatto i transalpini (pur caduti elettoralmente in disgrazia rispetto ai primi anni Novanta) bisognerà faticare.

E anche se Bonelli sottolinea la distanza pressocché siderale con l’attuale governo e ammette la «naturale collocazione» del suo partito nel centrosinistra, sembra che il tempo degli accordi sia passato: «L’invito di Bersani su un ipotetico nuovo Ulivo è positivo, ma non abbiamo bisogno di leader. Noi non ci sentiamo né di destra né di sinistra, ma vogliamo parlare a tutti i cittadini, sono loro i nostri alleati ed ogni cittadino dovrebbe essere un leader».

La Costituente ecologista - «Un annuncio che è un attestato di fiducia al Trentino Alto Adige, ad Alexander Langer e ai buoni risultati elettorali del partito alle ultime elezioni (il riferimento è a Merano, ma anche ad alcuni paesi della Vallagarina, ndr)», ha detto Bonelli - sarà però l’ultima tappa di un processo politico lungo e laborioso che dovrebbe portare ad un ambientalismo «non urlato», che non si fermi «alla mera denuncia», ma sappia fare delle proposte concrete. Per mobilitare quante più realtà ecologiste e ambientaliste possibili molte personalità della cultura e del mondo scientifico italiano – dal geologo Mario Tozzi, ai registi Mario Monicelli e Cristina Comencini, agli economisti Guido Viale e Loretta Napoleoni – hanno sottoscritto un appello che sarà presentato ufficialmente tra il 13 e il 15 settembre. Poi cominceranno le consultazioni e gli incontri tematici con i soggetti che aderiranno.

Quindi la fase costituente vera e propria. Ma come vincere le resistenze e lo scetticismo della stragrande maggioranza dei cittadini su proposte politiche che spesso sconfinano in un seppur sano e costruttivo idealismo? Bonelli non ha dubbi: «La responsabilità è dell’informazione (e ne sa di certo qualcosa dopo i 35 giorni di sciopero della fame contro la censura sui temi ambientali da parte dei programmi televisivi e della libera stampa, ndr). Come pensiamo che le persone si convincano che il nucleare non è un’alternativa se ci sono ministri che lo ripetono in continuazione? A forza di sentire certe cose è chiaro che ci si crede». Un esempio è il ponte sullo stretto di Messina: «Un’opera assurda che costa 8 miliardi di euro: con gli stessi soldi si possono costruire 143 km di metropolitane o 670 di tramvie. Noi vogliamo migliorare la qualità della vita dei cittadini: una statistica Censis spiega che mediamente passiamo 5 anni della nostra vita in auto bloccati nel traffico, ma questo nessuno lo dice».

 

 

      

Conferenza stampa
del Presidente nazionale
dei VERDI
ANGELO BONELLI
«I VERDI ITALIANI E TRENTINI
VERSO LA COSTITUENTE ECOLOGISTA»

Trento,
domenica
5 settembre 2010
ore 11

Hotel America
Via Torre Verde
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in PDF

La conferenza stampa
Al tavolo dei relatori, da sx: Marco Boato,
la vicepresidente Giuliana Raoss,
il presidente dei Verdi trentini
Aldo Pompermaier,
il presidente nazionale
Angelo Bonelli,
il vicepresidente Ruggero Pozzer
e la portavoce altoatesina
Brigitte Foppa

LE IMMAGINI

vedi anche:
Intervista a Bonelli
del Corriere del
Trentino del
5 settembre 2010


   

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