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Il contesto Il Tuting Tibetan Settlement è uno degli insediamenti tibetani in India dove hanno trovato ospitalità i profughi tibetani che sono fuggiti dal Tibet, occupato dalla Cina, dopo l'esilio del Dalai Lama avvenuto nel 1959. L'insediamento è situato nella parte orientale dell'India, nello stato di Arunachal Pradesh che confina con la regione autonoma del Tibet e quindi con la Cina. Un territorio, abitato da popolazioni himalayane, ancora oggi oggetto di contesa tra Cina e India e che quindi presenta una particolare situazione non solo geografica ma anche amministrativa che comporta per i tibetani insediati l'assenza di servizi e assistenza di cui sono beneficiari in altre località indiane. Il progetto L'unità sanitaria e amministrativa consiste in una palazzina a due piani. I locali realizzati servono sia per l'erogazione delle prestazioni sanitarie, con gli ambulatori necessari, sia per la gestione amministrativa e per l'osservatorio epidemiologico e per la prevenzione. I locali, accanto ai servizi igienici e per la predisposizione dei pasti, ospitano i posti letto per il personale (sono previste 4 unità di personale) e per una temporanea degenza dei pazienti. Il Tuting Primary Health Center svolgerà un ruolo importante nel fornire assistenza medica di base alle persone più bisognose della regione. E lo farà innovando l'attuale situazione perché assicurerà contemporaneamente sia la tradizionale assistenza della medicina tibetana che la moderna medicina. Scopi e obiettivi dell’intervento sono: 1) il monitoraggio dello stato di salute della popolazione residente nell'insediamento tibetano; 2) la promozione della prevenzione alla salute raggiungendo tutta la popolazione; 3) il miglioramento delle condizioni igieniche e di salute dell'insediamento tibetano e della popolazione locale e in particolare per le patologie che insorgono a causa del clima e delle sue modificazioni (intensità e irregolarità delle precipitazioni); 4) garantire alle donne l'informazione, la prevenzione e l'assistenza alla maternità e all'infanzia; 5) prevenire con le vaccinazioni necessarie i casi di diffusione dell'epatite; 6) favorire il ricorso agli strumenti della medicina moderna senza cancellare i saperi e le conoscenze della medicina tradizionale (tibetana); 7) sostenere una maggiore integrazione e cooperazione tra popolazione tibetana e popolazione indiana locale. I promotori e finanziatori del progetto “Trentino fot Tibet” è l’associazione che negli ultimi anni ha realizzato vari progetti di solidarietà e di cooperazione con i profughi tibetani, in stretto contatto con il Governo tibetano in esilio, che ha sede a Dharamsala. In precedenza, le prime iniziative culturali e di solidarietà con il popolo tibetano in provincia di Trento erano state promosse da “Universal Education Italia”, associazione diretta per molti anni da Mavi Buscicchio e attiva in Trentino dalla prima metà degli anni Ottanta. L’ultimo grande progetto realizzato da Universal Education Italia sempre in Arunachal Pradesh, con il contributo della Provincia autonoma di Trento, è stata una struttura simile ai Villaggi SOS, ovvero dedicata ai minori orfani e in difficoltà. Il progetto a Tuting è stato gestito da “Trentino for Tibet”, sempre con il contributo della Provincia autonoma di Trento, e proprio all’interno di questa associazione è nata la proposta di dedicare questa struttura alla memoria di Mavi Buscicchio, insegnante che nelle sue molteplici attività professionali, sociali e politiche ha realizzato concretamente e dal basso tante iniziative e fatto conoscere la cultura, i valori pedagogici, filosofici e spirituali dei tibetani.
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