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Trento, 4 ottobre 2003
CAPRIOLI E ROSPI NON VOTANO
Lettera di Giusi Ferrari, candidata dei Verdi e democratici per L'ULIVO
da l'Adige di sabato 4 ottobre 2003

E' la Provincia, tramite il Piano Faunistico, che dovrebbe individuare le zone di passaggio degli animali selvatici e creare dei corridoi faunistici in modo che non si realizzino le terribili situazioni da lei menzionate. Finora questa necessità non è stata presa in considerazione, nonostante le richieste pressanti dal mondo ambientalista e animalista. Purtroppo non si può non considerare il fatto che la strage di caprioli avviene ogni anno all'apertura della stagione venatoria e che sedare quelle creature per spostarle da un luogo di morte ad un altro non risolverà il problema affrontato da alcune associazioni animaliste ed ambientaliste, da sempre in campo contro il potere venatorio. Se esiste una sensibilità contro la morte innaturale di questi animali deve farsi sentire sempre, anche quando ci chiede d'essere uniti noi tutti, animalisti dichiarati e non.

Io sono una candidata nuova e tutto ciò che ho fatto nella mia vita per gli animali è sempre stato nell'ambito del volontariato. Il mio attuale impegno civile non può che perseguire gli stessi scopi, primo fra tutti la sensibilizzazione, anche del mondo politico quindi, sulle molteplici problematiche animali.

I caprioli non votano. E non votano neppure gli animali prigionieri negli zoo, torturati nei laboratori di vivisezione, nei lager degli allevamenti intensivi. Si riesce a concepire che ogni essere vivente potrebbe viverci accanto senza per forza soffrire? Perché non è solo la morte ad essere ingiusta, ma troppe volte anche la vita.

Mi meraviglia che non si consideri positivo il fatto che per i rospi nella zona attorno al lago di Loppio siano stati creati dei percorsi... sono tantissimi eppure non votano neppure loro.

La invito signor Mariano a parlarne insieme, perché io colgo la sensibilità che ha mosso le sue parole. E l'irritazione che ci mantiene vivi e ci induce a muoverci per cambiare la realtà che ci indigna. E' così che è nato il movimento animalista. Oltre il pensiero ecologista, per rendere degni di considerazione, portatori di diritti, anche tutti gli esseri non umani che abitano con noi questo pianeta.

Giusi Ferrari

 

 

      

vedi anche:

elezioni provinciali
26 ottobre 2003

   

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