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Rovereto, 2 novembre 2004
«LE ASSOCIAZIONI LAVORINO INSIEME»
Il Pant: «Nel governo provinciale amici e nemici: distinguiamoli».
Per il presidente del Pant Andrea Frapporti le troppe polemiche sono inconcludenti.

da l ’Adige di martedì 2 novembre 2004

L´ambiente è a rischio? Secondo il Pant, l´associazione fondata da Andrea Frapporti che da anni battaglia per tutelare il territorio, è proprio così. Non a caso ha deciso di fare propri anche i malumori di cittadini che, nei mesi scorsi, hanno contestato i nuovi impianti di risalita, «che rischiano di compromettere in modo irreversibile aree incontaminate come l´altopiano di Folgaria o la val Brenta. Abbiamo visto lo scempio che si profila in val Jumela, con le ruspe e gli sbancamenti a fare da stridente contrasto con gli splendidi scenari dolomitici».

E poi c´è sempre il ricorrente tormentone Valdastico. Per Frapporti, comunque, le critiche non devono colpire solo il governo provinciale ma pure le associazioni ambientaliste, ree di «limitarsi a registrare ed amplificare, quando va bene, la protesta ma incapaci di incidere sul piano politico ed amministrativo».

Manca una linea politica?
«Sì, perché senza una reale capacità di costruire un rapporto di interlocuzione e confronto credibile con il mondo politico non andremo da nessuna parte. Questa capacità a mio avviso è mancata e manca. Troppe proteste, tutte legittime e sacrosante, non fanno una proposta e senza un programma, ed una strategia credibile per realizzarlo, finiremo per disperdere una credibilità che faticosamente abbiamo costruito in questi anni. E l´eccesso di protagonismo individuale non aiuta di certo».

Il presidente del Pant contesta anche le polemiche che si sollevano in ogni occasione.
«Soprattutto quelle contro i Verdi che non hanno certo rafforzato il movimento ambientalista. Credo che la vicenda inceneritore, conclusasi con la doppia sconfitta del referendum consultivo e con il successo elettorale del "partito dell´inceneritore", qualche cosa dovrebbe pure insegnare».

Per Frapporti, sul tema ambiente, «occorre cambiare rotta prima che la nostra credibilità e capacità propositiva si esaurisca nella sola protesta, sacrosanta ma inconcludente, che non porta da nessuna parte. Mi auguro che gli ambientalisti, quelli che credono nella tutela del territorio, riescano a mettere da parte le polemiche strumentali e possano lavorare assieme senza ricercare illusioni di "terzi poli" o, peggio ancora, relegandosi nel piccolo ghetto dell´estrema sinistra».

Un appello ad appoggiare il governo? «Sì, perché noi dobbiamo saper interloquire con le forze di governo e saper distinguere, in questo ambito, quelle che ci sono alleate e quelle che invece ci sono avversarie».

 

      
   

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