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Trento, 31 gennaio 2006
KUSSTATSCHER: NIENTE SOLDI E DANNI AMBIENTALI
Brennero, tunnel «che non si farà»
da l'Adige di martedì 31 gennaio 2006

Mastica amaro chi sperava che l'Unione Europea, da qui al 2013, investisse la bellezza di 600 miliardi di euro in 30 «grandi opere» transeuropee, dopo il convegno di sabato al Centro Congressi della Stazione Marittima di Trieste. Perché di tutto quel malloppo immaginario per ora sono in vista solo 20 miliardi di euro, secondo Giorgio Rossetti, presidente di «dialoghiEuropei», già europarlamentare DS, o addirittura solamente 8,4 miliardi, secondo Sepp Kusstatscher (nella foto) , l'eurodeputato dei Verdi per il Nord Est Italia, invitato a tenere la relazione principale del convegno «Le politiche ambientali ed economiche dell'U.E. nelle aree frontaliere», organizzato appunto da «dialoghiEuropei», un centro studi economici e sociali situato nel capoluogo giuliano. Kusstatscher ha trattato il tema della politica europea per la sostenibilità ambientale nelle aree frontaliere, mettendo in risalto le molte similitudini tra i due megaprogetti ferroviari transeuropei di alta velocità denominati Corridoio 1 (Berlino-Palermo, con i megaprogetti del tunnel di base sotto il Brennero e del ponte di Messina) e Corridoio 5 (Lisbona-Kiev, con il tunnel di base sotto il Mte. Cenisio contestatissimo in Piemonte), l'uno e l'altro al centro di un groviglio di grandi interessi ma anche di gravi preoccupazioni sia ambientali sia finanziarie, in Venezia Giulia come in Val di Susa come in Alto Adige e nel Trentino. Alla luce dei limiti del bilancio comunitario, il problema più rilevante ed urgente - è stato detto - appare quello del reperimento delle risorse finanziarie. Sepp Kusstatscher si è riferito poi ai temi ambientali: «Quando un cittadino assiste alla violazione delle normative comunitarie in materia di rispetto dell'ambiente da parte del proprio Paese ha numerosi strumenti a disposizione per denunciare il fatto. Esistono il reclamo alla Commissione europea, la petizione attraverso il Parlamento europeo e l'interrogazione parlamentare. Invito tutti - ha aggiunto - a tenere gli occhi bene aperti e a non rimanere inerti».

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