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Rovereto, 30 novembre 2014 Ho sempre pensato che prima o poi il Movimento 5 Stelle sarà costretto a fare i conti con gli errori di Grillo, con le contraddizioni interne e la falsa "democrazia partecipativa” inventata da Casaleggio. Stiamo assistendo a una sorta di "implosione" del movimento, alcuni eletti sono stati espulsi perché ritenuti “infedeli”, già il fatto che usino il termine “infedeli" fa rabbrividire, altri hanno lasciato il gruppo per entrare in altri partiti (vedi la consigliera provinciale Manuela Bottamedi calamitata nel Patt). Penso tuttavia che nessuno degli avversari politici si possa rallegrare di quanto sta accadendo nel M5S, a mio parere c'è invece da essere preoccupati perché la diretta conseguenza sarà che una parte di quell'elettorato, oggi fortemente deluso, non andrà a votare. Se si somma l'astensionismo dei delusi del Pd, come nelle recenti elezioni in Emilia, frutto della politica renziana che si sta rivelando disastrosa sul piano economico e sul piano della riforma istituzionale, lo scenario politico del Paese (privato di una reale democrazia) è preoccupante. Maurizio Migliarini |
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