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21 gennaio 2001
PERGINE VALSUGANA: UN PARCO IN CENTRO STORICO
Intervista de l’Adige a Giuseppe Facchini

Chi coniuga politica ad affari appena sale in cattedra e chi, invece, cerca di realizzare sogni personali e collettivi (interpretati). Giuseppe Facchini appartiene alla seconda categoria. Primo assessore "verde" in città, incruento, dopo anni di schermaglie per difendere la terra dal cemento e dall’auto cerca di "atterrare" con alcuni dei sogni accarezzati. E’ atteso alla prova dagli avversari di sempre, la sa, ma anche dal suo mondo e da una sensibilità collettiva che sempre più apprezza l’ambiente. "Mucca pazza" sta scrollando anche i più ottusi: strapazzare la natura è suicida.

Che propone Facchini ?
"Anzitutto parchi in centro e in periferia, ma anche tanta attenzione alle piccole cose che, messe assieme, cambiano aspetto all’abitato e aiutano a viverlo meglio."

Parchi in centro storico: spiccano in una Pergine congelata da anni i nuovi 1600 metri previsti da Facchini a lato di via Volpare, di proprietà della Chiesa locale. Ma spicca ancor più l’opzione che punta ad un grande parco in area oggi interclusa tra via Prati e viale dante: 10 ettari di proprietà privata.
"Per ora ho posto le due opzioni, ma un parco voglio realizzarlo, ho già previsto i primi 300 milioni nel bilancio 2001."

Probabilmente la scelta cadrà su via Volpare, ma non è escluso un primo acquisto anche su via Prati. S’aprirebbe il parco che da anni chiede la Pergine stufa di vivere tra i sassi , cemento ed auto. Altro spazio verde tra il nido e le case Itea di via Spolverine nell’anno in corso. In periferia sono programmati piccoli parchi a Susà, Serso, Canzonino, Vigalzano, Roncogno. In altre frazioni arredi e giochi per bimbi. E il grande parco dentro l’ex manicomio, il sogno per eccellenza?
"Alla Provincia proprietaria, abbiamo chiesto l’acquisto del parco in comodato gratuito tra il nuovo Villa Rosa e maso San Pietro, ben delimitato e d’uso libero".

Dai parchi agli orti. Che ne è del parco previsto nell’orto Ocner in pieno centro storico, tra via Roma e Bortolamei? Anni fa lei raccolse firme per realizzarlo, ricorda?
"Non appena approvato il nuovo Prg valuteremo, perché lì è previsto un piano guida attuativo. Penso di realizzarlo nel 2004, sui 600 metri rimasti, perché il Prg ha ridotto l’area originale a parco."

Lei s’è speso anche per nuove ciclabili. A Pergine c’è quella di via Paludi, un disastro di dossi e buche, stoppata dalla statale 47 nei pressi di San Cristoforo. Che ne è della ciclopedonale lungo il lago, da S. Cristoforo a Calceranica?
"E’ ferma perché quel progetto danneggia molto l’ambiente lacustre e non garantisce la necessaria sicurezza tra acqua, ferrovia e strada. Ho una gran voglia di ciclabile, ma non in opposizione all’ambiente. Meglio la pista ipotizzata da Iva Berasi dietro il Castello in direzione di Levico."

Piste. Già nel 2001 è previsto un nuovo tratto di ciclabile tra Zivignago e il Croz del Cius in direzione di Canezza, mentre ancora lontane paiono le piste di collegamento tra le scuole del centro storico, le due elementari e le medie, i percorsi sicurezza chiesti da famiglie, scolari e docenti. La variante mochena, la nuova strada di collegamento tra la valle del Fersina e la statale 47 è fra le urgenze. Lei è sempre contrario?
"Non è prevista nel nuovo Prg, è stata tolta, quello è un segnale chiaro della nostra volontà".

Si torna a provocare sul ritorno del traffico in centro storico: Piazza Municipio, via Pennella e le vicine: che ne pensa?
"Sono follie. Io proseguirò con le giornate senz’auto ed ho acquistato decine di panchine e arredi da collocare in centro. Più procederà l’arredo e più il traffico sarà allontanato dal centro. Le auto non si sposano con l’arredo di via Crivelli, via Pennella e piazza Municipio."

E la vicina via Maier?
"In prospettiva c’è il senso unico, tra l’altro il nuovo arredo è in programma per il 2004."

Piazza Gavazzi dove si vuole a tutti i costi il parcheggio sotterraneo, sarà porfido e automobili anche a livello suolo oltre che silos sotterraneo?
"No, almeno sopra dovrà rimanere verde".

 

      
   

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