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Pergine, 3 agosto 2007
I VERDI PUNTANO I PIEDI E SCRIVONO A GILMOZZI
«Variante valle dei Mocheni, intervenga la Provincia».
Facchini: «Non è accettabile uno scempio ambientale di queste dimensioni»
da l’Adige di venerdì 3 agosto 2007

Giuseppe Facchini ed i Verdi di Pergine ieri hanno consegnato all’assessorato provinciale all’urbanistica a Trento un documento ufficiale di opposizione alla variante della valle dei Mocheni.

«Bisogna opporsi a quella strada, noi la combattiamo da anni e l’abbiamo voluto ribadire ufficialmente», ha spiegato subito dopo la consegna del documento. «Non è accettabile uno scempio ambientale simile». Facchini, presidente del consiglio comunale e nella maggioranza a sei che sostiene la giunta Anderle, già aveva manifestato la sua contrarietà durante la tornata consiliare di mercoledì sera, quando sul tavolo della discussione la giunta aveva calato le sue osservazioni alla seconda adozione del nuovo Piano urbanistico provinciale (Pup).

Le prime erano state bocciate in gran parte, ma la giunta le ha riproposte ed il consiglio comunale approvate, con le sole ma significative astensioni dello stesso Facchini, del diessino Valentino Casagrande (pure in maggioranza), contrario alla variante, e di Nunzio Zampedri che invece avrebbe voluto l’inserimento della nuova strada nelle osservazioni con la richiesta di realizzarla in tempi brevi.

Della medesima opinione i socialisti e Primo Pintarelli del Ppe, che ha pure richiesto l’inserimento della Valdastico, sostenuta a suo tempo dal consiglio comunale con una mozione votata senza pareri contrari. L’autostrada è stata inserita con un allegato.

Da decenni si discute in città sulla necessità di un nuovo collegamento tra la statale 47 e la valle del Fersina, ma nessuna amministrazione ha agito per realizzarla. Molte, invece, le promesse e le contrarietà. Nel piano regolatore comunale del 2000 era stata tolta ed al suo posto inserita, in destra Fersina, una semplice area di protezione ed il Pup approvato pochi mesi fa non la prevedeva. Miracolosamente, la nuova strada era invece comparsa nella seconda adozione del Pup, del 15 giugno scorso, in destra Fersina dal Ponte Regio fino all’incrocio con via del Mani.

Nell’opposizione si scrive a chiare lettere che la nuova via deve essere cancellata. Sono ben 15 le motivazioni addotte a sostegno del no al tracciato «lungo la sponda destra del torrente Fersina dalla località Albergo al Ponte oltrepassando il centro sportivo di Pergine in località Costa di Vigalzano, Brazzanighe fino al ponte della frazione di Serso, per poi innestarsi in via del Mani indicata come viabilità principale da potenziare».

No perché è prevista in un’area dove i perginesi da sempre trovano tranquillità, che percorrono a piedi ed in bicicletta, a ridosso d’un parco fluviale di recente creato proprio dalla Provincia di Trento, vicino ad un centro sportivo che attira i giovani della città, dove vari progetti hanno individuato l’oasi verde per il futuro della città, dove la Provincia stessa ha realizzato una ciclabile, dove l’area è di tutela ambientale, dove esiste un campo da golf che verrebbe danneggiato, nei pressi di terreni coltivati, ecc.

Infine sottolinea il documento, la nuova strada porterebbe con sé ulteriori edificazioni nella già cementificatissima Pergine. Nelle osservazioni approvate si trovano, tra l’altro, la nuova rotatoria in zona Doss de la Roda, l’interramento della linea ferroviaria in città, il nuovo collegamento funzionale per Canale e San Cristoforo.

      
   

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