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Trento, 27 ottobre 2018
POLITICA E CRITICHE
Un po’ di rispetto per Lucia
lettera di Giuliana Raoss
dal Trentino di sabato 27 ottobre 2018

Caro direttore, leggendo i commenti post elezioni provinciali, ho trovato modi di presentare Lucia Coppola più adatti ad articoli di gossip che a commenti e riflessioni sugli esiti elettorali e sulle prospettive.

lucia Coppola ha conquistato per Futura2018 il secondo consigliere, dopo la bella vittoria di Paolo Ghezzi e questo rende evidente che molte elettrici e molti elettori le hanno riconosciuto onestà, coerenza, esperienza e competenza, passione ambientale oltre che capacità di testimoniare per i diritti civili: quelli delle donne e quelli di tutti.

Questo significa che nella sua vita Lucia ha fatto della buona politica, sul campo, nel posto di lavoro, in organismi e tavoli partecipativi piuttosto che nei luoghi istituzionali della politica.

Mantenendo ferma la sua barra su alcuni principi fondanti, non cambiando bandiera come invece hanno fatto altri. Eppure la stampa, quando parla di lei, la identifica prevalentemente come figura da ancien regime “non proprio una novità assoluta”, usa aggettivi temporali tipo “la più stagionata” e “sempreverde”, la descrive nella pluriennale ricerca di essere eletta “dopo mille candidature centra finalmente il bersaglio grosso”. L’età non dovrebbe essere un demerito, altrimenti dovremmo liquidare anche Emma Bonino, Liliana Segre, il presidente Mattarella, tante altre donne e uomini di spessore che nei diversi settori hanno saputo condividere la propria esperienza e il proprio sapere con le energie e l’impegno delle forze più giovani emergenti.

Osservo anche con un po’ di irritazione che il criterio della stagionatura non è stato applicato agli uomini, dei quali vengono descritte professioni e ruoli ricoperti in campo civile o sociale, impegno politico che incontra benevolenza e approvazione: “Salvini ha voluto premiare il suo impegno ventennale in consiglio comunale e poi in comunità di valle”, “mastica politica da quando aveva il pannolone”, “leghista dalla prima ora” e così via… Leggo anche una nota ambigua rispetto alla doppia preferenza di genere, che rappresenta invece una conquista culturale: “Ghezzi non l’ha spuntata nell’impresa interessante di far eleggere Paolo Zanella con il significato simbolico che questo avrebbe avuto. Le truppe cammellate di Marco Boato dopo infiniti tentativi negli anni, sono riuscite a imporre la più stagionata Lucia Coppola, non proprio una novità assoluta”.

Io apprezzo che Futura2018 sia in Consiglio con una donna e un uomo.

Abbiamo raccolto tanti voti nonostante le poche settimane a disposizione dall’uscita delle liste e sono sicura che in condizioni diverse il risultato sarebbe stato numericamente più elevato, permettendoci di portare in Consiglio Provinciale non solo Paolo Zanella ma anche altre persone di spessore, donne e uomini con cui abbiamo dato assieme il via al progetto di Futura2018.

Termino ricordando che anche Lucia porta con sé un significato simbolico, seppure quella frase sembri negarlo: è una donna e da sempre combatte per i diritti e la dignità delle donne fin dagli anni in cui non era riconosciuta loro la potestà genitoriale, ha combattuto come insegnante per una scuola inclusiva, partecipata, accogliente e rispettosa della dignità di tutti i bambini, ha combattuto e combatte ancora per la questione ambientale ed ecologica, ormai indifferibile se desideriamo consegnare ai nostri figli e ai giovani un mondo possibile in cui vivere.

Giuliana Raoss

Come ho già scritto rispondendo proprio a Lucia Coppola, definendola con grande e (da lei) condiviso affetto sempreverde (perché è stata lei ad usare con me, per definirsi, questo geniale gioco di parole riferito alla sua coerenza politica ben più che alla sua età) noi cerchiamo di stare molto attenti alle parole. Fra l’altro, sul giornale e nelle varie trasmissioni nelle quali sono stato invitato in questi giorni ho spiegato che Futura2018 è stata la grande e vera novità di queste elezioni, usando termini ben diversi anche per dire quanto sia importante che questa lista abbia portato in aula un uomo e una donna, in perfetta linea con una legge che non sarà perfetta ma che ha già avuto il merito di portare in aula ben 9 consigliere provinciali (sempre contando le deputate della Lega che potrebbero però dimettersi lasciando il posto a qualche uomo). Infine, per non ripetere quanto già detto, le dico che trovo molto utile l’esperienza in politica, anche se a volte è un’avversaria di un cambiamento che per essere tale ha però bisogno di coniugare, insieme, desiderio di nuovo e fedeltà alle proprie radici.

      
   

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