verdi del trentino
    archivio generale articoli, lettere, comunicati e interviste dalla stampa
ANNI:
  2021 - 22   2019 - 20 2017 - 18 2015 - 16 2013 - 14 2011 - 12 2009 - 10 2007 - 08 2005 - 06 2003 - 04 2000 - 02
torna a precedente    
   

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

      

Trento, 21 luglio 2013
Ma adesso Serafini deve proprio dimettersi
di Giuliana Raoss
da l’Adige di domenica 21 luglio 2013

Due notizie lette sull’Adige di mercoledì 17 luglio mi hanno spinto a scrivere alcuni pensieri su due modi profondamente diversi di stare al mondo. Il bellissimo intervento di Lucia Coppola sul significato della presenza dei Verdi ecologisti nella coalizione di centrosinistra e nelle primarie ci aiuta ad andare oltre gli schematismi e le dicotomie tradizionali.

La ringrazio di questo. Oggi che i Verdi eco civici sono nella coalizione di centrosinistra per le prossime elezioni, le riflessioni generali che ispira ci guidano a cercare un terreno di confronto e di realizzazione comune, riconoscendo al nostro contributo posto ed attenzione specifici: le questioni ambientali sono collocate in tutti i settori della vita, della società e della politica eppure spesso sono sorelle minori poste a subordine di altre scelte e sottomesse ai criteri di priorità di altri interessi.

L’approccio che Lucia Coppola testimonia è positivo ed esprime un criterio di tipo etico, che rispetta la dignità delle persone, ne riconosce le capacità ed il senso di responsabilità, che privilegia la fiducia reciproca alla competizione ed al successo. Riconosce che le persone possono costruire assieme una casa comune, più sobria, ma anche più giusta e solidale, più equa, più «verde» (per ripetere le sue parole). Possono esserne capaci se lo desiderano sinceramente e se non si lasciano dominare dal bisogno di prevalere, di avere successo, dalla paura dell’altro. I cambiamenti però devono prima di tutto consolidarsi dentro ciascuno di noi, trasformandoci fino a renderci davvero convinti che quella casa comune la desideriamo davvero e che la sapremo costruire utilizzando le nostre singolarità come mattoni e non come elementi di separatezza.

Così mi auguro possa essere l’esperienza della coalizione sia nel percorso verso le elezioni che nel lavoro successivo tra tutti i partiti che la compongono.

Ed ora mi riferisco brevemente all’inqualificabile comportamento del consigliere circoscrizionale Paolo Serafini che si unisce al coro altrettanto inqualificabile di quanti altri peggiorano il mondo, insultando la natura e gli esseri viventi che le appartengono, (animali compresi!) sfruttandoli per esprimere la propria povertà di spirito, a propria paura, la propria pochezza umana ed intellettuale.

Serafini dichiara che in Italia c’è libertà di opinione e nel suo sito cita Mussolini, ma attaccare le persone con insulti e squalifiche per le loro caratteristiche anziché esprimersi sul loro operato non appartiene alla libertà che noi concepiamo, esprime solo paura dell’altro, mancanza di fiducia in se stessi e nella capacità di mettersi in gioco (anche se è faticoso). Istigare alla violenza è un reato e come tale deve essere perseguito! Tollerare affermazioni violente ed espulsive significa legittimarle e permettere che ispirino i comportamenti, trovando di volta in volta gli oggetti utili a nutrire il razzismo e la disumanità. Ricordiamo le lezioni della storia, costellata da sempre di violenze estreme contro l’altro da sé concepito come nemico, ricordiamo che disumanità il pensiero del

nemico interno ha prodotto in Germania, e poi nei Balcani, in tanti paesi dell’Oriente, in Africa.

Poiché presto la mia collaborazione sul piano volontario alla commissione per le politiche sociali di quella circoscrizione stavo scrivendo che la Presidente e tutti i Consiglieri prendessero le distanze ed esprimessero formalmente la propria condanna per queste gravi affermazioni: ora leggo delle molte misure già prese ed approvo.

Mi auguro che lo stesso Serafini abbia il coraggio di dimettersi e che anche quanti lo hanno votato ripensino alla qualità ed allo spessore di chi si proponeva di rappresentarli. Non vanno neppure accettate le banalizzazioni e lo spirito fariseo di Maurizio Fugatti che ritiene di oscurare con delle scuse la gravità di quanto detto, scarica su altri il dovere di intervenire, confermando di fatto il tacito consenso suo, del suo partito e purtroppo di quanti si riconoscono in questo modo di stare al mondo.

Esprimo dunque condivisione e soddisfazione sia personale che a nome dei Verdi eco civici per le numerosissime prese di distanza perché significano ferma condanna per il razzismo, la volgarità e il disprezzo per gli esseri viventi e perché sono un segno di quella civiltà ed umanità a cui apparteniamo e ci riconosciamo.

Giuliana Raoss
Trento

 

      
   

torna su