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Rovereto, 6 dicembre 2016
COMUNE
«Sì alla democrazia allargata e pagata»
Il sindaco Valduga insiste  sulle sette circoscrizioni
da l'Adige di martedì 6 dicembre 2016

Alla fine del secondo anno a palazzo Pretorio il sindaco Francesco Valduga si gioca la partita più grossa e, per certi versi, inattesa. Il nuovo regolamento delle circoscrizioni ha infatti acceso un dibattito che al fuoco delle opposizioni aggiunge anche quello amico di parte della maggioranza. Sotto accusa è la reintroduzione delle indennità per i sette presidenti dei quartieri, una mossa che ha alimentato populismi e divergenze specie in un periodo in cui la spending review è sbandierata ai quattro venti.

I sostenitori della riforma, in verità, assicurano che i tagli alla spesa della politica sono ben altri ma la questione rimane comunque spinosa. E in consiglio comunale, inevitabilmente, è battaglia. 

Ieri sera si è iniziato a discutere e sul banco c'è già un centinaio di emendamenti. La partita dura, però, sarà oggi con la discussione sulla «paghetta». Che Rovereto al Centro, come abbiamo riferito domenica, difende strenuamente e che il primo cittadino proverà a sostenere in aula cercando di portare a casa il risultato magari mediando sul quantum. Nella bozza di delibera della giunta, la somma destinata ai presidenti è di circa 800 euro al mese ma visto che la politica è l'arte della mediazione alla fine si può chiudere con la metà dei soldi.

Se i civici della prima ora sono contrari, un appoggio a Valduga arriva dai Verdi.

Il portavoce Pino Finocchiaro non ha dubbi: «È una scelta di democrazia partecipata. Le circoscrizioni sono importanti e il fatto che nel resto d'Italia abbiano voluto cancellarle è un brutto segnale. E poi nel programma elettorale di Valduga erano una voce importante visto che sono intese come strumento di forte partecipazione e come orecchie della città. Questo programma, per altro, è stato votato dalla maggioranza dei cittadini che dunque credono nelle circoscrizioni».

A spingere sulla riforma, come detto, è lo stesso Francesco Valduga che aveva annunciato la manovra già negli indirizzi generali di governo e nelle linee programmatiche, approvati dal consiglio comunale il 12 agosto 2015. «Le circoscrizioni sono uno strumento fondamentale nello sviluppo di un sistema municipale di democrazia decentrata. È importante riaffermare il loro ruolo, senza sacrificarle sull'altare dei costi della politica. Non siamo assolutamente contrari alla possibilità che le circoscrizioni possano essere gestite su base volontaristica. Contestualmente dovremo assegnare loro compiti, funzioni, risorse che le rendano da un lato protagoniste e promotrici, ma nello stesso tempo capaci di risposte tempestive alle problematiche che assumono importanza nella vita di quartiere». 

Per il numero uno di piazza del Podestà, dunque, «le circoscrizioni assumono un ruolo fondamentale di cerniera fra il governo municipale e la cittadinanza. Sono uno strumento fondamentale nello sviluppo di un sistema municipale di democrazia diretta, circoscrizioni "aperte" alle diverse associazioni che operano sul territorio in tutti i settori. Le circoscrizioni da un lato favoriscono il controllo democratico e la partecipazione dei cittadini alla formazione delle scelte della città e, dall'altro, valorizzano le libere forme associative di partecipazione ai beni comuni e del volontariato».

Insomma, i quartieri sono fondamentali nel disegno di gestione di Rovereto del sindaco. E su questo si basa la cosiddetta «paghetta» per i sette presidenti.

Finocchiaro dei Verdi è d'accordo con il «salario»: «È evidente che le indennità vanno ridotte e su quanto dare ci penserà il consiglio comunale. Mi stupisce, però, che nessuno parli dei consiglieri. Non percepiscono niente e questo non è giusto. La scorsa legislatura, in fin dei conti, percepivano un gettone di 29 euro netti a seduta. Tutti insistono nel ruolo di volontariato ma secondo me è giusto riconoscere qualcosa per l'impegno che ognuno ci mette per il bene del proprio rione. Anche perché non è giusto che in nome dei tagli ai costi della politica si indichino sempre gli ultimi e non si ritocchino anche le indennità dei consiglieri comunali e provinciali. A forza di tagliare tutto e tutti si creano nuovi Roberspierre».

Pino Finocchiaro, storico esponente dei Verdi ed ora portavoce comunale degli ambientalisti, è favorevole a reintrodurre l'indennità di carica per i presidenti delle ciroscrizioni e pure il gettone di presenza per i consiglieri. «È gente che si impegna al massimo per il bene del proprio quartiere ed è giusto gratificarli. Le circoscrizioni, d'altro canto, sono davvero l'espressione della democrazia allargata».

      
   

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