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Trento, 31 gennaio 2010
I verdi: «Ormai È una strage»
La denuncia del presidente Bonelli: 7400 morti ogni anno per inquinamento (20 decessi al giorno)
Servono 20 mila mezzi pubblici, altro che Ponte sullo Stretto

dal Trentino di domenica 31 gennaio 2010

Rottamare i vecchi mezzi pubblici per comprare 20.000 nuovi autobus, e che siano «ecologici»; promuovere misure di efficienza energetica e investire «i soldi del Ponte sullo stretto di Messina in un Piano per il traffico»: questa la ricetta dei Verdi per combattere lo smog. E’ contenuta nel dossier «Le polveri assassine», sui costi socio-economici dell’inquinamento nelle città italiane presentato in una conferenza organizzata ieri a Roma, di fronte alla sede della Rai di viale Mazzini, nell’ambito del presidio di protesta contro la scomparsa dei temi ambientali dalla televisione italiana. Secondo il rapporto «in Italia ci sono 7.400 morti all’anno per inquinamento, pari a 20 decessi al giorno, e circa 100.000 in Europa».

Una vera e propria «strage», come la definisce il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli, che «costa 4,5 miliardi di euro l’anno al sistema Italia e che è la principale emergenza sanitaria delle città italiane».

Per questo i Verdi hanno deciso di denunciare i sindaci delle città che hanno sforato i limiti previsti per le polveri sottili Pm10. - I Verdi lanciano un Sos per la mobilità e riferiscono che servirebbero 400 milioni di euro per i prossimi tre anni, la rottamazione dei vecchi mezzi pubblici (nel 2006 il 40% aveva più di 15 anni e solo il 20 % meno di 5 anni) e l’acquisto di 20.000 nuovi. Secondo Bonelli i soldi del Ponte sullo stretto di Messina potrebbero essere destinati a un Piano anti-smog, con la realizzazione di reti tranviarie e metropolitane (5 miliardi nel prossimo triennio), l’acquisto di 10.000 autobus ecologici (2 miliardi), interventi per l’efficienza energetica, piani per la riforestazione (300 milioni). - Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) l’inquinamento da polveri sottili nell’ambiente urbano è responsabile, ogni anno in Europa, di circa 100.000 morti. «A Milano, Roma, Napoli, Torino, Genova, Bologna, Firenze, e Palermo - osserva il rapporto - l’ordine di grandezza è di decine di migliaia di casi l’anno: la percentuale di mortalità relativa allo smog è dell’1,4% per cause cardiovascolari e del 2,1% per cause respiratorie».

I costi dovuti all’aria cattiva in Italia sono di circa 4,5 miliardi l’anno. Sempre nelle 8 maggiori città il controvalore delle giornate lavorative perse (pari a 2,8 milioni) arriva a 2 miliardi all’anno, mentre i costi sanitari, tra assistenza medica e farmaceutica, pesano per una cifra di 2,5-3 miliardi.

I Verdi denunceranno il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e quello di Milano, Letizia Moratti, per i mancati provvedimenti sullo smog nella capitale e nel capoluogo lombardo. E la stessa cosa, riferisce Bonelli, accadrà anche «per le altre città italiane» dove si sono verificati sforamenti dei limiti di concentrazione di inquinanti e «omissione dei sindaci» rispetto ai provvedimenti che si sarebbero dovuti prendere. A Roma «nel 2009 ci sono stati 419 sforamenti di Pm10 e già 11 nel 2010» (il limite per la salute umana fissato dalla direttiva Ue è di 35 giorni di superamenti in un anno).

      
   

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