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ELEZIONI COMUNE DI TRENTO 8 MAGGIO 2005

Trento, aprile 2005
SANITA’ E QUALITA’ DELLA VITA
di Elio D'Annunzio, candidato per il Comune di Trento

Per SANITA’ intendiamo non solo LA CURA delle malattie acute e croniche, ovviamente necessaria,ma anche LA PREVENZIONE delle stesse, attraverso una politica di promozione della salute.

Vogliamo lavorare per una sanità che passi dalla cura della malattia alla cura della persona, intesa come essere umano nella sua globalità e non come un insieme di organi ed apparati. Un essere umano che necessita innanzi tutto di sentire da parte degli operatori sanitari calore ed interesse.

In sostanza proponiamo di mettere al centro dell’attenzione di tutti gli operatori sanitari la persona malata e non solo la malattia. A questo riguardo va dato spazio all’interno del Piano Sanitario Provinciale all’integrazione dell’offerta sanitaria con le medicine complementari (omeopatia, medicina antroposofica, agopuntura) le quali da sempre considerano l’essere umano malato nella sua totalità. Auspichiamo pertanto l’apertura di ambulatori pubblici di medicina complementare,come già avviene in alcune regioni italiane.

Il Trentino ha la fortuna,anche grazie alla sua Autonomia,di poter fornire prestazioni sanitarie di buon livello tecnico-scientifico che lo collocano ai primi posti in Italia.

Molto lavoro resta ancora da svolgere riguardo l’altro versante della sanità, quello della prevenzione della malattia, che noi riteniamo della massima importanza. Una prevenzione efficace si può attuare solo attraverso la promozione della salute estesa a tutti i segmenti della popolazione, articolando le azioni su tre punti fondamentali tra loro complementari.

1) favorire politiche sociali ed economiche che riducano il rischio di malattie e che promuovano la qualità della vita.
a) Nell’età infantile attraverso:
- promozione dell’allattamento al seno
- svezzamento con alimenti per l’infanzia biologici e biodinamici
- mense con cibi biologici a partire dalle scuole materne
- mense degli ospedali con cibi biologici
- promozione dell’attività sportiva, non agonistica e compatibile con l’età
- educazione ad una corretta alimentazione attraverso lezioni scolastiche ad essa dedicate.

b) Nell’età adulta - dove si osserva un cambiamento sotto il profilo demografico ed epidemiologico caratterizzato da un aumento dell’aspettativa di vita e della popolazione anziana con un incremento delle malattie cardiovascolari e cronico-degenerative - occorre favorire una sanità partecipata, con la quale sia possibile uno scambio di informazioni tra gli operatori sanitari ed i cittadini. A tal fine è necessario organizzare incontri periodici per affrontare tematiche relative alla medicina preventiva su temi di rilevanza sociale - quali la dipendenza da alcol,da fumo di sigaretta, le corrette abitudini alimentari ecc. - e su temi relativi a problemi specifici legati alla gestione di singole malattie, come ad esempio il corretto uso dei farmaci. Particolare attenzione va data alla cura della vita dell’anima (o psiche) anche attraverso l’organizzazione di corsi artistici e di eventi culturali che nutrano anche la vita interiore dell’essere umano, vita particolarmente impoverita dai ritmi frenetici della vita moderna.

c) Nella popolazione generale dove si osserva un incremento significativo delle patologie respiratorie e delle sue complicanze dovuto alla presenza di sempre maggiori concentrazioni di sostanze inquinanti nell’ambiente, occorre promuove un’azione decisa ed efficace nella lotta contro l’inquinamento ambientale.

2) Organizzare una politica di diffusione delle informazioni in materia di salute:
attraverso un’azione di sensibilizzazione di massa della cittadinanza su specifici temi di prevenzione in sanità, utilizzando i vari mezzi di comunicazione a disposizione del Comune, in modo da stimolare la partecipazione dei vari segmenti della popolazione nella gestione della salute pubblica, promuovendo così l’adozione da parte dei singoli cittadini di comportamenti e stili di vita compatibili con un migliore stato di salute.

3) Favorire una politica di solidarietà globale in materia sanitaria:
sviluppando un concetto di benessere di tipo globale (non solo “individuale” come viene comunemente inteso) dove si presta una particolare attenzione ai problemi dell’ambiente inteso in senso globale e come causa importante di malattie e ai problemi sanitari dei paesi economicamente poveri, sensibilizzando la cittadinanza verso una solidarietà internazionali in materia sanitaria e partecipando a progetti di cooperazione con questi paesi , come ad esempio il controllo e prevenzione delle epidemie e l’accesso alle cure mediche ed ai farmaci.

Riassumendo, possiamo dire che al centro della sanità occorre mettere la “persona malata” con i suoi diritti, ponendo l’accento sulla prevenzione delle malattie attraverso una corretta informazione e partecipazione dei cittadini alle politiche sanitarie.

Elio D'Annunzio

 

TESTO ARTICOLI
      

elezioni comunali
Trento
8 maggio 2005

 

   

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