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    Aldo Pompermaier - attività politica e istituzionale
   

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testata del quotidiano il trentino

testata del quotidiano l'adige

Trento, 4 febbraio 2009
LA CORSA A PALAZZO THUN
«No nuove caserme, sì alla moschea»
Il candidato sindaco Aldo Pompermaier
ha presentato il programma

 L’attuale assessore verde: «Ho un bagaglio che parla da solo»

dal Trentino di mercoledì 4 febbraio 2009

L’assessore del “porta a porta” che punta alla poltrona di sindaco. Aldo Pompermaier ha presentato ieri il suo programma in vista delle primarie con alcuni punti saldi: no all’inceneritore, no alle caserme di Mattarello, sì alla moschea. Non solo, il programma dell’attuale assessore comunale all’ambiente rimescola le carte su un progetto già dato per scontato dalla Provincia: sfruttare l’area ex Italcementi non per un polo scolastico, ma per realizzare case, bar e ristoranti. Pompermaier svela anche con ironia la scelta di candidare. “Avrei voluto godermi la mia baita in montagna ed il mare di Sardegna, ma la decisione di Pacher di lasciare il Comune in anticipo mi ha scombinato un po’ i piani. Comunque mi sento ancora forte e la voglia di fare non mi manca”.

Ex Italcementi. “Per riqualificare il quartiere di Piedicastello - annuncia Pompermaier, ex presidente della circoscrizione - non basta realizzare nell’area ex Italcementi un polo scolastico (come avrebbe in mente la Provincia, ndr) ma si potrebbero realizzare residenze a canone moderato, bar, ristoranti, per risarcire la comunità di quello che gli è stato tolto negli anni Settanta”.

Sì al “porta a porta”, no all’inceneritore. “Il nuovo piano rifiuti è stato frutto di lavoro e mediazioni, ma credo stia dando risultati straordinari. E’ cambiata la sensibilità delle persone e Trento è diventata una delle città più vivibili ed eco-compatibili d’Italia. Se si realizzasse l’inceneritore - inutile chiamarlo termovalorizzatore - si rischia di gettare tutti gli sforzi fatti per la raccolta differenziata perché l’amministrazione comunale dovrebbe per contratto portare un certo numero di rifiuti alla struttura. Le parole d’ordine devono essere riciclo e riuso”.

No alle caserme di Mattarello, sì alla moschea. “Ero contrario da consigliere, lo sono ora. Realizzare quella struttura in quell’area non serve a niente e se si continua così, con questa urbanizzazione selvaggia, Trento ingloberà Mattarello e succederà quello che è successo con Gardolo con problemi di identità e integrazione. A proposito di integrazione, ritengo importante che una città sicura e solidale possa garantire a tutti i cittadini la libertà di culto”.

Asili gratis anti-crisi. “La crisi economica è difficile, ma va affrontata con decisione come ha detto anche il nuovo presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. L’idea che uomini e donne trentini possano perdere il lavoro mi terrorizza e per questo bisogna sostenerli. Tenendo conto, soprattutto, della manodopera femminile. Per questo propongo gli asili nido gratis per i figli di lavoratori in cassa-integrazione per dare un aiuto tangibile alle famiglie in difficoltà”.

I rivali e la gavetta. “L’altro giorno mi sono chiesto: come deve essere un sindaco? Mi sono risposto che una delle doti principali sia l’esperienza, e io credo di averla. Ho fatto gavetta sia nel lavoro che in politica. Sono un decisionista a cui piace il dialogo e credo di avere le capacità per prendere decisioni importanti e avere coraggio nelle scelte. Insomma, io ho un bel bagaglio, quello degli altri candidati lo giudicheranno i cittadini”.

 


Trento 4 febbraio 2009
PRIMARIE
Il verde che viene dal popolo
Pompermaier si presenta senza simbolo di partito:
«Ho fatto gavetta, conosco le esigenze della gente».
Case all’ex Italcementi

da l’Adige di mercoledì 4 novembre 2009

La sua militanza nei Verdi è nota a tutti ed è stato proprio il Sole che ride a gettarlo in mischia, ma i cartelloni che pubblicizzano la sua candidatura alle primarie non hanno accanto alla faccia di Aldo Pompermaier nessun simbolo di partito, in una logica di confronto interno alla coalizione.

L'assessore all'ambiente uscente si presenta come il candidato che viene dal popolo. «Ho fatto la gavetta - sottolinea aprendo la conferenza stampa di presentazione - perché ho iniziato dalla circoscrizione e sul territorio ho capito le esigenze della gente». Pompermaier ha un carattere sanguigno. Ci mette passione e non teme le iperbole. «Da assessore - dice - ho avuto una straordinaria occasione per mettere in pratica quanto imparato sul campo». Anche nel lavoro dice di essersi fatto da solo, fino a diventare imprenditore nel ramo assicurativo. Partito come impiegato dopo quarant'anni si ritrova agente alla guida di un'azienda importante. «Se sono riuscito è perché ho avuto coraggio, determinazione e capacità di decidere».

Tra le cose fatte nei quattro anni di assessorato ricorda con orgoglio l'avvio del piano rifiuti e ne sottolinea la piena accettazione da parte dei cittadini. «Nelle serate dimostrano tutto il loro senso civico, chiedendo spiegazioni senza mai protestare». Poi, introducendo un programma naturalmente denso di temi ambientali, cita Obama e il suo discorso sull'uso delle energie alternative.

Tra i punti forti del programma c'è l'idea di affrontare il degrado di alcune zone della città aumentando i servizi sul territorio: «Altrimenti i problemi si spostano da piazza Dante in altre zone della città ma non si risolvono». Propone ricette anti crisi come l'asilo gratuito per i figli dei cassintegrati. Teorizza lo sfruttamento massimo delle risorse di sapere che vengono dall'essere sede di università e centri di ricerca. Ha fretta di dotare la città di un piano della mobilità e di una metropolitana leggera di superficie. Vuole il Parco naturale del Bondone e non vuole l'inceneritore dei rifiuti.

Quella dell'inceneritore è una delle cose che lo differenziano dagli altri candidati. Un'altra è il futuro dell'area ex Italcementi e del quartiere di Piedicastello, dove ha vissuto a lungo. Provincia e Comune sono d'accordo nell'idea, non ancora formalizzata ma finora condivisa, di realizzare lì un polo scolastico dell'arte e della musica. «Io non vorrei riempire la zona di scuole ma cercare funzioni in accordo con la comunità» dice. «Penso all'edilizia agevolata a canone moderato, per dare un'impronta popolare a un luogo che l'ha sempre avuto, diversamente da quel che si pensa di fare dall'altra parte del fiume, all'ex Michelin».

Altro punto in cui l'anima verde prevale sul pragmatismo governativo è il progetto delle nuove caserme a Mattarello: «sempre stato contrario, anche perchè alla fine l'urbanizzazione arriverà a conglobare il sobborgo nella città. Non vorrei che succedesse e credo che prestare attenzione alla periferia sia anche questo».

 

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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