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Trento, 23 ottobre 2013
Chiara Torresan (Ecologisti e civici – Verdi europei):
«Fitofarmaci e tumori, allarme fondato»

dal Trentino di giovedì 24 ottobre 2013

Chiara Torresani, lei opera a Pergine nell’agricoltura biologica. Che ricetta propone per il settore?
«I dati indicano che in Trentino, per effetto delle politiche urbanistiche, la superficie agricola utile si sta riducendo. I terreni abbandonati andrebbero recuperati con politiche specifiche, per restituirli alla coltivazione, favorendo chi si trova in zone svantaggiate, preferibilmente privilegiando l’agricoltura biologica».

Come operatrice del settore biologico, quali sono i problemi principali che si trova a dover affrontare nella sua attività?
«Sicuramente la burocrazia. Gli enti e gli uffici con cui ci si trova ad aver a che fare non hanno mai particolarmente puntato sull’innovazione: gli imprenditori devono quindi spendere molto tempo per venire a capo delle complessità burocratiche. Che vanno quindi ridotte. Poi, si dovrebbe rivedere il ruolo delle organizzazioni sindacali, macchine spesso troppo complesse e non sempre trasparenti. Nella consulenza in particolare, specie nelle fasi di primo insediamento, dovrebbero fornire indicazioni più precise, per permettere all’imprenditore di sapere a che cosa sta andando incontro».

Fitofarmaci e salute: rischi concreti o allarmi eccessivi?
«Gli allarmi sono fondati: i dati indicano una maggiore incidenza di malattie tumorali negli ambienti prossimi alle aree di utilizzo. Non si tratta di favole. I parametri relativi alle distanze rispetto alle zone abitate andrebbero rivisti».

      


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