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Trento, 17 ottobre 2009
Non a destra, ma al centro, l’interesse dell’ecologia
di Aldo Pompermaier
da l’Adige di sabato 17 ottobre 2009

Casanova, ambientalista di vecchia data, non perde mai occasione di criticare i Verdi e oggi con la sua lettera sul vostro quotidiano, ci riprova nel momento in cui, con grande sofferenza, ma con determinazione, i Verdi cercano di uscire da una situazione difficile, dopo i fallimenti delle esperienze elettorali alle politiche con Sinistra Arcobaleno  e alle europee con Sinistra e Libertà.

Esperienze che guardavano  ad un elettorato ben lontano dai propositi che i promotori dei Verdi cappeggiati da un indimenticabile Alex langer  si dettero agli inizi degli anni 80 in tema di ambiente e  di “questione verde” in generale.

Dico sofferenza perché con alcuni amici ho partecipato al congresso dei Verdi tenutosi qualche giorno fa e devo ribadire che il risultato della vittoria della mozione Bonelli/Boato,  a sostegno di un movimento ecologista e di una formazione politica “trasversale” che rifiuta di confluire in un nuovo partito come “Sinistra e Libertà”, è frutto di un appassionato e vero dibattito. La maggioranza dei delegati ha deciso di sostenere che, come dichiarato anche dal neo presidente Bonelli , i nuovi Verdi debbono superare la classica forma di partito,e puntare invece a creare “una sorta di federazione tra le molteplici associazioni, movimenti e gruppi di cittadini”.

E’ forse per la mancanza di un movimento trasversale, di una formazione post-ideologica che associazioni ambientaliste, disperate, nell’ultimo tentativo di difendere territorio ,salute e futuro sostenibile, hanno scelto di “accompagnarsi” ad iniziative della destra. Ma quelle associazioni sanno che nel 2006 in comune di Trento hanno votato  CONTRO il “mio “ piano rifiuti che prevedeva il “porta a porta” come sistema di raccolta. Sanno che la loro posizione, a proposito dell’inceneritore è mera  antitesi  alla posizione del governo della città.

Ecco dunque la prova che il mondo ambientalista ha bisogno di essere sostenuto da un modello di partito nuovo, senza etichette pesanti, perché, come afferma Casanova , anche il centrosinistra, ha provocato non pochi guasti in campo ambientale(l’elenco potrebbe essere lungo) per sostenere un’economia basata su un “consenso politico”. Noi Verdi, con la creazione di una “costituente ecologista” vogliamo  affrontare le grosse sfide anche nella nostra provincia,mettendo al centro dell’agenda politica il tema dell’ecologia , cercando di “ritrovare” e valorizzare tutte quelle persone che in questi anni si sono battuti per la salute e il benessere di questa terra.

L’appello ecologista “ il coraggio di osare”che abbiamo lanciato al congresso  ha trovato già eccellenti personalità del mondo civile. Noi confidiamo che venga raccolto anche da tutti gli ecologisti locali e auspico che trovino unità lavorando insieme per un progetto che riguarda l’interesse delle nostre comunità.

Aldo Pompermaier
già assessore all’Ambiente e mobilità del comune di Trento

       Aldo Pompermaier, presidente dei Verdi del Trentino

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