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Trento, 8 novembre 2018
POESIA SUL MALTEMPO
Sott’acqua pure noi?
dal Trentino di giovedì 8 novembre 2018


Nuvola
avvolge e acceca
piove
sulle dorsali
la terra
non beve più
l’acqua
dilaga a valle
il vento
sconvolge la montagna
strade come torrenti
i boschi crollano
frane
scavano sotto i muri
scalzano fondamenti
di abusi
l’alveo invadono
che fu dei fiumi
straripano
ogni ostacolo schiantano
alberi donne uomini
lamenti soffocati
barlumi
ben presto spenti
lontano un urlo
ombre dispaiono
traghetti inabissati
cimitero marino
senza
possibile riscatto.
Sott’acqua pure noi ?

Sandro Boato

La domanda non è solo l’ultimo “colpo” di pennello della lettera/poesia, ma un grido da ascoltare. Sul riscatto sono più ottimista: l’uomo sa suturare le ferite, sistemare le cicatrici, lavorare alla ricostruzione. Il problema è che l’uomo - inteso come umanità e dunque anche, sia chiaro, come donna - è in grado di fare e di distruggere, di sistemare o di chiudere gli occhi. La nostra terra ha retto, anche se ci sono stati purtroppo dei morti, ma si deve fare ancora di più. Perché il clima cambia e perché a volte anche l’imprevedibile diventa prevedibile e dunque affrontabile.

      
   

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