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Trento, 19 dicembre 2006
NEMMENO I PRESEPI VANNO CENSURATI
lettera di Aldo Giongo
da l’Adige di martedì 19 dicembre 2006

Leggiamo, in questi giorni, interventi della Lega Nord e di altri cittadini scandalizzati per la mancata realizzazione dei presepi nelle scuole e negli asili per il timore di offendere altre fedi religiose di una parte dei bambini e delle loro famiglie. Il circolo culturale Arci Paho di Povo, che ho l’onore di presiedere, rigorosamente laico per statuto e tradizione, rispettoso di tutte le credenze religiose e le fedi politiche ritiene sia necessario garantire il pluralismo dando spazio a tutte le culture non certo censurandole tutte per non favorirne nessuna.

Ritengo che il presepe vada mantenuto assieme all’albero ed a qualsiasi altra tradizione, non solo come espressione di fede ma come espressione artistica e motivo di socializzazione. Da sette anni organizziamo con la circoscrizione il concorso «Se a Povo a Natale un presepe», un concorso a premi che richiede la costruzione in luoghi visitabili dal pubblico di un presepe. Le opere vengono inserite in un percorso consigliato, i visitatori possono esprimere un voto su apposita scheda ed i più votati vengono premiati il 13 gennaio. Quest’anno ci sono ben 26 presepi in concorso distribuiti in gran parte del sobborgo, la gente gira per il paese si incontra, discute si scambia gli auguri ammirando i presepi a prescindere dalla propria fede religiosa o dalle opinioni politiche. La censura non porta mai niente di buono, diamo spazio e dignità a tutte le culture, nessuno deve temere di perdere la propria identità umana o religiosa, nessuna religione insegna a fare del male e tutte possono arricchire la conoscenza e la tolleranza reciproca.

Aldo Giongo

      
   

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