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Trento, 9 giugno 2015
VERDI, IANES LASCIA IL PARTITO E ACCUSA
Il dimissionario: «Divergenze di prospettive». Boato: grande amarezza
dal Corriere del Trentino di martedì 9 giugno 2015

La comunicazione è arrivata come un fulmine a ciel sereno, anche all’interno dei Verdi. Ieri mattina, con una nota alla stampa e una lettera inviata alla segreteria, Marco Ianes ha lasciato il partito, presentando «dimissioni immediate e irrevocabili» da coportavoce, da componente del consiglio federale e dell’esecutivo provinciale e dal consiglio federale nazionale.

«La scelta è nata da divergenze di prospettive politiche per le strategie del futuro dei Verdi – sottolinea Ianes -. Ho preso atto della mancanza di volontà di cambiare marcia e di cambiare classe dirigente». Più articolata la spiegazione nella lunga lettera ai Verdi, nella quale Ianes chiama in causa più volte Marco Boato. «Stimo Boato – si legge – ma credo che questo suo continuo interventismo oltre i ruoli ufficiali sia deleterio per i Verdi e massacrante per chi dovrebbe condurre le relazioni e guidare la linea politica». Di più: «Boato dovrebbe rendersi conto che la sua continua volontà di plasmare ogni cosa secondo il suo modo di vedere la gestione del movimento poterà i Verdi a una lenta ma inesorabile chiusura». Ianes critica anche la gestione della partita elettorale e post-elettorale cittadina: «Si è deciso di rimanere pacatamente in una coalizione che non ci vuole. La carica di presidente del consiglio gentilmente concessa a Lucia Coppola non permette ai Verdi di esprimere politica attiva». Ma alla base della decisione di lasciare c’è anche il rifiuto ricevuto alla proposta di far entrare nell’esecutivo «alcuni giovani che si erano candidati con noi»: «Mi sono sentito un pesce fuor d’acqua».

E di fronte alle parole di Ianes, Boato non nasconde «grande amarezza», ricordando la richiesta ricevuta dagli stessi Ianes e Coppola di seguire le liste elettorali.

«Più volte – dice Boato – Ianes mi ha ringraziato per questo mio impegno». Fino al giorno del voto: «Era convinto di poter esser eletto consigliere». Ma così non è stato «e lui – prosegue Boato – è caduto in una forte depressione per l’obiettivo mancato». «La sua lettera di dimissioni – aggiunge – è indirizzata prevalentemente contro di me, che l’avevo proposto coportavoce prima e capolista poi. Auguro a Ianes il massimo successo ma, dopo essersi dimesso prima da segretario dell’Italia dei valori e ora da coportavoce dei Verdi credo che difficilmente troverà un’altr aforza politica che lo valorizzi quanto hanno fatto i Verdi». E sottolinea: «Affrontare una vittoria politica è relativamente facile per tutti. Sapere “elaborare il lutto” per una sconfitta e continuare a guardare avanti con forza e coerenza non è evidentemente prerogativa di tutti».

Immediata la replica di Ianes: «Tranquillizzo Boato: nessuna depressione, sto benissimo. Ho programmi per il futuro nella mia vita».

      
   

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