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Pergine Valsugana, 13 novembre 2013
“La Classe È Acqua”
 di Stefania Pintarelli dei Verdi di Pergine
pubblicato sul Bollettino comunale di Pergine

“La classe è acqua” e non è una svista, infatti, proprio come l’acqua, lo stile politico scarseggia sempre più. Siamo ormai disabituati a comprendere i contenuti politici e ad orientarci nel ginepraio dei diritti e dei doveri, ci siamo dimenticati dell’importanza della forma nel linguaggio politico, che deve essere semplice, gradevole e rispettoso. Domandiamoci se prima di avere idee non occorra avere una buona educazione politica. Contenere i concetti in una forma consona ed appropriata, non vuol dire mettere distanza tra politica e società, piuttosto vuol dire regolamentare la comunicazione tra amministratori ed amministrati. È la “Regola” la base del buon vivere. La peculiarità del Movimento dei Verdi e Democratici del Trentino è proprio lo STILE, legato a doppio nodo al pensiero di Alex Langer “più lenti, più soavi, più profondi”. Quanta ricchezza in queste poche, semplici parole!

Al contrario di altri che, sempre più sovente, tendono a relegare i Verdi, ad un semplicistico ruolo di sentinelle dell’ambiente, i rappresentanti del Movimento, non sono solo questo, sono molto di più. Se non altro, sono i precursori di quell’idea di rispetto per mondo, natura e uomo, “fagocitata” da tutti i Partiti ed i Movimenti, negli ultimi anni e nei più recenti appuntamenti elettorali. Scelta profonda, di convenienza o di tendenza? Forse i Verdi sono riusciti a con-vincere. Se così fosse, molto bene, ma allora come mai sono estromessi dalla gestione della cosa pubblica, sia nel Comune di Pergine, sia nella Provincia, dove hanno contribuito alla causa della coalizione vincente? I Verdi, non hanno ottenuto i risultati meritati, ma perché non premiarne le idee e l’impegno concretamente coinvolgendoli nella responsabile amministrazione del Bene Comune?

In tanti anni di battaglia per la salvaguardia dell’ambiente e della salute dell’uomo, quando non era di moda essere ambientalisti e tanto meno animalisti, e rappresentanti Verdi, sono stati spesso isolati dagli stessi colleghi amministratori pubblici, attualmente “folgorati dal sacro fuoco dell’ambientalismo”. È innegabile il malcostume della “faccenda” in politica, perché spesso conviene a tanti seguire la corrente dei più forti, ma domandiamoci se tale attitudine non sia alla base di molti problemi della Società moderna e dei problemi che erediteranno le future generazioni. Occorre uno sforzo per ripristinare la gestione della cosa pubblica con uno stile sobrio e trasparente.

È questione di STILE, occorrono i Verdi!

      
   

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