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Trento, 9 giugno 2017 «La proposta culturale che il Museo Alto Garda (Mag) offre alla comunità di Riva del Garda è seria e apprezzata; la coordinatrice, Claudia Gelmi, e il direttore, Gianni Pellegrini, stanno facendo un lavoro egregio, di grande competenza, e così gli uffici e i funzionari» spiega l'assessora alla cultura Renza Bollettin, presa di mira nei giorni scorsi dai due consiglieri d'opposizione leghisti. «Io non ho problemi a dimettermi – continua Bollettin – se gli elettori o il sindaco lo chiede, sono qua pro tempore; ma l'esposizione delle cose fatta da Zambotti e Grazioli non è reale, poggia su analisi sbagliate». E snocciola una serie di dati poi riportati anche in un comunicato stampa del municipio. «Dal rendiconto 2016 emerge che le attività di ricerca e valorizzazione programmate sono state realizzate per un totale di spesa di 801.206,30 euro, con una differenza di 2.706,30 euro rispetto al preventivo (798.500 euro), importo che comprende anche le spese per il personale (208.919,67 euro) e di gestione ordinaria (166.220,25 euro); la spesa per l'attività si è attestata quindi sull'importo di 426.066,38 euro». Tra i punti di spessore dell'attività del Mag «c'è senza dubbio – spiega Bollettin – la formazione e l'educazione che si rivolge a elementari, medie e superiori e perfino ai bimbi dell'asilo»;sono state impegnate risorse per la didattica per le scuole (74.174,07 euro). Per l'allestimento dello spazio permanente dedicato a Segantini ad Arco, invece, 55.499,46 euro e per l'acquisto di beni per la collezione permanente 43.408 euro. «Le cinque mostre realizzate nelle due sedi di Riva del Garda e di Arco sono costate complessivamente 117.754,18 euro; per l'organizzazione generale dell'attività e per la promozione e comunicazione sono stati impegnati 46.532,74 euro». Il Mag si occupa anche di ricerca storica, archeologia, paesaggio storico e contemporaneo, pubblicazioni, «Museo nella città» e «Invento» e progetti con le associazioni. Per le presenze in Rocca e Torre Apponale, nel 2016 sono stati staccati 33.301 biglietti (+1.110 sul 2015). In aumento (cospicuo) anche le presenze nel settore della didattica, passate da 7.994 a 9.467, e in quello del «Museo nella Città», da 11.519 a 12.263. «Il numero delle entrate–omaggio alla Rocca è diminuito di poco meno del 30%, questo però a causa di un diverso sistema di conteggio». Quanto alla Galleria civica Segantini ad Arco «il numero dei visitatori è sceso quasi della metà, passando da 11.759 a 6.118, perché nel 2015 l'entrata era a titolo gratuito» mentre a partire dal 2016 si paga 3 euro (1,5 il ridotto); «e credo che per il grande lavoro svolto da Mag, Mart e Museo storico – spiega l'assessora – chiedere un minimo per l'ingresso sia doveroso. In tutti i musei, anche i più sperduti, si paga in genere almeno 4 euro. E oltre 6.000 biglietti staccati sono tutt'altro che irrilevanti. Il direttore – conclude Bollettin – fa scelte molto intelligenti, orientate all'arte contemporanea e il rapporto con Mart e Museo storico sono eccellenti. La cultura è il primo dovere in un paese civile, fa vivere meglio, crea relazioni gratificanti e rapporti positivi tra le persone».
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L'assessore alla cultura