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Riva del Garda, 12 aprile 2002
COLLEGAMENTO ROVERETO-RIVA: DISCUTIAMO DI MOBILITÀ E NON DI VIABILITÀ
A proposito della scelta fra “tunnel corto” e “tunnel lungo”
Comunicato stampa deI consiglieri comunali
Fabrizio Miori, Pietro Bertoldi, Paolo Matteotti, Paolo Borroi, Paolo Zucchelli
e del Direttivo di Rifondazione Comunista di Arco e Riva del Garda

La difficile situazione viaria del collegamento Busa-Rovereto è di estrema importanza, è valutata dai nostri concittadini con estrema attenzione e deve essere risolta.

Tutti stanno discutendo tunnel lungo-tunnel corto ma tale questione non è a nostro avviso il problema fondamentale.

Il dibattito politico infatti non è fino ad ora entrato nel merito del modello di sviluppo futuro e della qualità della vita della nostra comunità i cui elementi fondamentali sono la salvaguardia delle ricchezze ambientali e la difesa dalle fonti di inquinamento atmosferico ed acustico.

Nella scelta fra le ipotesi di collegamento proposte non deve prendere il sopravvento l’idea del tempo di percorrenza misurato in minuti e della velocità di trasferimento ma le conseguenze che esse comportano per i territori interessati.

La discussione deve partire dalle condizioni di invivibilità e sfruttamento del nostro territorio ormai oltre i limiti di sostenibilità (livelli di inquinamento acustico e atmosferico, traffico urbano congestionato, urbanizzazione senza limiti, aree commerciali e industriali sovradimensionate).

Le condizioni di degrado compromettono lo sviluppo di un turismo di qualità obbligando ad un turismo mordi e fuggi.

Lo studio di impatto ambientale della PAT si limita a valutare gli effetti sul tratto considerato Loppio-Busa senza valutare gli effetti indotti dal maggior traffico sui centri abitati, sul sistema dei parcheggi, sulla viabilità di deflusso.

Non considera, nè rientrava tra i suoi obiettivi, lo scenario di opere di infrastrutture viarie che l’attuale governo sta pianificando nei territori contigui creando anche tramite la Valdastico le condizioni perchè il Basso Sarca diventi territorio di passaggio.

Il problema più grave è rappresentato attualmente dalla mobilità intercomunale come evidenziato dagli studi condotti dalla PAT sul traffico della Busa.

Occorre pertanto agire prioritariamente per contenere il trasporto privato, favorendo forme di trasporto collettivo, sostenendo la mobilità leggera, agevolando il decentramento di attività produttive ad elevata movimentazione merci, incentivando il trasferimento delle aziende di autotrasporto.

In questo senso i Consigli comunali del Basso Sarca avevano chiesto alla PAT uno studio serio ed approfondito sulla fattibilità di un collegamento su rotaia con l’asta dell’Adige. Ribadiamo l’importanza di tale verifica per la risoluzione del problema globale.

Ricordiamo comunque che i principali nodi critici nella viabilità di collegamento con la Vallagarina e con Trento sono in corso di soluzione per effetto della realizzazione rispettivamente della bretella di Mori e del passante di Cadine che elimineranno le code domenicali.

Alla luce di queste riflessioni riteniamo che, tra le alternative proposte dalla PAT, quella che più si avvicina ai requisiti di uno sviluppo sostenibile sia quella della galleria corta, che dovrà essere ulteriormente migliorata dal punto di vista ambientale.

I consiglieri comunali
Fabrizio Miori, Pietro Bertoldi, Paolo Matteotti, Paolo Borroi, Paolo Zucchelli
il Direttivo di Rifondazione Comunista di Arco e Riva del Garda

 

      
   

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