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Pergine Valsugana, 20 settembre 2004
RISPARMIO ENERGETICO. PERCHÉ È UN DOVERE DI TUTTI
di Flora Silvestri dell’Associazione per l'Ecologia - APE

Quest’anno l’attività dell’Associazione A.P.E. è stata caratterizzata da quattro serate riguardanti diversi aspetti del risparmio energetico. Si è parlato di energia alternativa e rinnovabile, di carburanti alternativi, di come e perché si può e si deve risparmiare energia.

La popolazione così detta “occidentale” ossia i popoli economicamente più sviluppati, circa il 20% dell’intera popolazione terrestre, da sola consuma l’80% delle risorse della terra (per risorse s’intendono: fonti energetiche, acqua, risorse minerali, prodotti alimentari). Percentuale scandalosa nella sinteticità dei numeri.

Tutti noi che siamo ormai abituati a vivere con un certo livello di benessere ma soprattutto un certo livello di consumo, dobbiamo renderci conto che le nostre abitudini di spreco non possono essere modello di sviluppo per miliardi di persone, perché la Terra anche se aiutata dalla tecnologia non ha capacità per fornire un tale sviluppo. Tutti dobbiamo ripensare ad un uso delle risorse più equo e parsimonioso, e se possibile incentivare e adottare l’uso di fonti energetiche rinnovabili come il sole, l’acqua, il vento, le maree, l’energia geotermica. Energie a basso costo, rinnovabili, pulite e sicure. La Terra ha però sufficienti risorse per garantire a tutti la sopravvivenza ed un' esistenza dignitosa. Ma solo una diversa gestione delle risorse potrà far sì che questo sia possibile.

Ma noi, individualmente, cosa possiamo fare?

La prima cosa è renderci conto della fortuna che abbiamo ad avere tutte queste risorse a disposizione e la seconda è di renderci responsabili del loro uso. Dal nostro vocabolario dovrebbe scomparire la parola “sfruttamento”, sostituita da corretto e responsabile uso.

Ogni gesto quotidiano può aiutare il risparmio energetico ed anche economico, cosa che di questi tempi non è da sottovalutare.

Nella progettazione di un edificio l’attenzione all’isolazione, alla dislocazione, e al tipo di impianto per riscaldamento può far risparmiare oltre il 40% dei consumi. Se poi si utilizzano pannelli solari per l’acqua calda o per integrare l’impianto di riscaldamento o per il funzionamento di alcuni elettrodomestici, il risparmio aumenta notevolmente. La semplice scelta di lampadine ad alto rendimento rispetto a lampadine normali riduce di molto il consumo per l’illuminazione domestica ed anche pubblica. L’acquisto di elettrodomestici a basso consumo ci permetterà di non rinunciare a determinati confort, cui siamo ormai abituati, ma cambierà l’aspetto della nostra bolletta energetica. Non dimentichiamo, poi, che per produrre energia elettrica spesso si trasformano altre fonti energetiche tra cui principalmente il petrolio e questa trasformazione produce delle scorie inquinanti che vanno a discapito dell’ambiente. Quindi risparmiare energia significa anche inquinare meno.

Un’altra risorsa a cui non diamo l’importanza dovuta, perché fortunatamente nelle nostre terre c’è in abbondanza (per il momento) è l’acqua. L’acqua è la fonte della vita ma spesso non diamo il giusto peso e la giusta considerazione a queste parole. L’acqua dolce disponibile sulla terra è circa l'1,5% dell’acqua terrestre. Le percentuali dello spreco sono pressappoco quelle già riportate in precedenza (80% paesi sviluppati 20% gli altri), sulla totalità, a grandi linee se ne usa il 73% a scopi agricoli, 12% per uso umano (alimentare, igiene) il restante 15% per altri usi (attività produttive, servizi pubblici, ecc.). Noi popoli “sviluppati” consumiamo in media circa 350 lt. di acqua al giorno a testa (500 lt. pro capite negli U.S.A., 342 lt. in Trentino), contro i 5,5 lt. (e anche meno) di certi popoli “sottosviluppati”. Anche qui la sproporzione è enorme e significativa. Se noi occidentali usiamo lo sciacquone dieci volte al giorno, sprechiamo 50 lt. d’acqua, se lasciamo il rubinetto aperto mentre ci laviamo i denti altri 25 lt. se ne vanno sprecati. Una donna del Kenya fa anche 20 Km. Per approvvigionarsi di una tanica d’acqua che servirà per tutta la famiglia sino al prossimo viaggio. Dobbiamo incominciare a valutare ogni nostro gesto e la tecnologia ci viene in aiuto. Adesso quando si progettano le abitazioni è possibile prevedere il recupero dell’acqua piovana per far funzionare gli sciacquoni del bagno o per irrigare orti e giardini a costo zero d’acqua e minimo per l’impianto e in contropartita si sarà dato un notevole contributo all’ambiente. E, ancora tanti altri accorgimenti ci permetteranno nel nostro piccolo di contribuire ad un uso più equo delle risorse, ad inquinare meno, a conservare il nostro patrimonio ambientale e a far quadrare meglio il nostro bilancio famigliare e di tutta la comunità. Di questi tempi si parla molto di globalità. Globalità significa anche rendersi conto che il nostro agire, anche ogni piccolo gesto quotidiano, si ripercuote su altri popoli della Terra.

“La Terra non è nostra ma c'è stata data in prestito. Facciamone buon uso se vogliamo che i nostri figli ne possano godere i frutti.”

Flora Silvestri

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