Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Roma, Camera dei Deputati, 7 aprile 2004 Se corrispondesse al vero che, nonostante i ripetuti pubblici annunci, il Ministro Castelli non ha ancora trasmesso al Quirinale la completa istruttoria su Ovidio Bompressi, ci troveremmo di fronte ad un fatto di gravità inaudita, di vero e proprio dileggio istituzionale e costituzionale nei confronti del Presidente Ciampi. La vicenda Bompressi dimostra quanto siano pretestuose e ridicole le quotidiane esternazioni dei Ministri Gasparri e Giovanardi sul caso Sofri. Bompressi, che è nella identica situazione giudiziaria di Sofri, ha presentato per due volte richieste di grazia, e per due volte il Ministro Castelli ha impedito al Presidente Ciampi di esaminarle in piena autonomia di giudizio. Inoltre, i Ministri Gasparri e Giovanardi, che pure hanno giurato fedeltà alla Costituzione e alle leggi della Repubblica, ripetono come un disco rotto giorno dopo giorno la pretesa che la Costituzione e la legge (il Codice di procedura penale, art.681, quarto comma) non siano rispettate dal Presidente della Repubblica. La Costituzione prevede in capo al Presidente il potere di concessione della grazia, la legge prevede che “la grazia può essere concessa anche in assenza di domanda o proposta”. I Ministri Gasparri e Giovanardi, in odio viscerale e quotidiano ad Adriano Sofri, pretendono che il Presidente Ciampi li segua nella loro perversa strada di reiterata violazione dell’ordinamento. Esprimo la mia piena solidarietà al Presidente Ciampi, augurandomi che nelle prossime ore possa innanzi tutto valutare il caso di Ovidio Bompressi in piena autonomia, dando in questo modo anche una risposta positiva e convincente alla estrema testimonianza di Marco Pannella, al quale esprimo la mia totale solidarietà. Pannella non protesta né minaccia: rischiando la propria vita chiede esclusivamente che venga rispettata e ripristinata la legalità costituzionale. Sta rendendo un grande e meritorio servizio al Presidente Ciampi. Marco Boato |
MARCO BOATO |
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