Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Roma, Camera dei Deputati, mercoledì 14 febbraio 2007 Al Presidente del Consiglio dei ministri. Per sapere - premesso che: in data 11 febbraio 2007, il Governo egiziano ha ordinato la liberazione di Abu Omar, l'ex imam sequestrato a Milano nel febbraio 2003 da alcuni agenti della Cia, con la presunta collaborazione dei servizi segreti italiani, e condotto illegalmente in carcere in Egitto; a seguito del rapimento, è stata avviata un'inchiesta, da parte della procura della Repubblica di Milano, a carico di 26 agenti della Cia, dell'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, dell'ex capo del controspionaggio Marco Mancini, di altri funzionari del servizio segreto militare ed anche del maresciallo del Ros Luciano Pironi, accusati di sequestro di persona; tutti gli agenti della Cia sono latitanti e nei loro confronti la magistratura milanese ha avanzato formale richiesta di estradizione al ministero della giustizia, che dovrà decidere se inoltrare o meno la stessa agli Stati Uniti; l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari ha sempre sostenuto di essere estraneo all'extraordinary rendition, dichiarando di non potersi difendere dinanzi ai giudici a meno di non violare documenti coperti dal segreto di Stato; il Governo Prodi, confermando il segreto di Stato, in continuità con la linea adottata dal precedente Governo Berlusconi, ha deciso di sollevare il conflitto di attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale e, così come dichiarato sia dal Presidente del Consiglio dei ministri che dal Ministro della giustizia Mastella, si avvierebbe ad una negazione della richiesta di estradizione degli agenti Cia accusati di sequestro di persona; per il giudice dell'udienza preliminare di Milano Caterina Interlandi, secondo quanto riportato da un'agenzia di stampa del 6 febbraio 2007, «la questione di legittimità costituzionale è non rilevante e manifestamente infondata»; ad avviso del giudice, si legge nell'agenzia, è chiaro che, con la legislazione attuale, «sarebbe inesigibile e incompatibile con il sistema di valori della nostra Carta costituzionale un'interpretazione» delle norme sul segreto che «comportasse l'imposizione del silenzio all'imputato che non possa altrimenti difendersi, in nome della ragione di Stato»; sempre secondo quanto riportato da agenzie di stampa del 6 febbraio 2007, l'ordinanza del giudice dell'udienza preliminare milanese afferma che sul sequestro di Abu Omar il segreto di Stato non può essere opposto, in quanto l'ex Presidente del Consiglio dei ministri Berlusconi ha sempre dichiarato l'estraneità del Governo e del Sismi al sequestro e non ha mai fatto alcun riferimento a segreti di Stato relativi alla vicenda, così come l'ex direttore del Sismi Nicolò Pollari, nello scorso mese di luglio 2006, spiegò per iscritto che erano state «assunte iniziative» per «rendere perfettamente chiaro» ai funzionari del Sismi, i quali successivamente sarebbero stati interrogati dal pubblico ministero, che sul sequestro non c'era il segreto di Stato, per decisione «ripetutamente asseverata - scriveva Pollari -dall'autorità di Governo»; la liberazione di Abu Omar porterà, inevitabilmente, nuovi elementi su quanto accaduto -: - quali siano le valutazioni del Governo in ordine agli indirizzi adottati nel caso Abu Omar, che presentano elementi di grave contraddizione, e quali iniziative intenda assumere in sede internazionale nei rapporti tra Italia e Stati Uniti dinanzi ad eventuali ulteriori sviluppi inerenti tale questione. (3-00623) Marco Boato
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