Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Roma, Camera dei Deputati, 19 luglio 2004 I sottoscritti chiedono di interpellare i Ministri per i beni e le attività culturali e dell’ambiente e della tutela del territorio, per sapere – premesso che: sul Corriere della Sera di venerdì 16 luglio 2004 è comparsa ( a pagina 20, ad opera della giornalista Giusi Fasano) una ampia intervista allo scalatore Reinhold Messner, sotto il titolo “Messner: le Dolomiti sono sublimi. L’Unesco intervenga per difenderle”; Reinhold Messner, che è stato anche euro-parlamentare verde nella legislatura europea appena conclusasi, propone una iniziativa istituzionale affinché le Dolomiti possano essere dichiarate dall’UNESCO “patrimonio dell’umanità”, in forza del loro carattere geologicamente unico ed esteticamente straordinario; dopo aver definito le Dolomiti “uniche, sublimi e belle come nessun altro luogo” al mondo, nella sua intervista Messner ricorda l’affermazione del grande architetto Le Corbusier, secondo cui le Dolomiti “sono le costruzioni più belle del mondo” e afferma inoltre: “si tratta di capire il valore delle Dolomiti. Farne il monumento naturale del mondo sarebbe una specie di biglietto da visita per portarle nel futuro, con tutto il rispetto che meritano. Sarebbe uno slogan per fare un turismo di qualità, per stabilire una forte tutela della montagna dal punto di vista della qualità ambientale. In realtà non sarebbe tolto potere a nessuno. Si tratta semplicemente di capire il valore delle Dolomiti e della loro straordinaria bellezza.”; nelle ultime settimane hanno suscitato forte attenzione e allarme alcuni ripetuti episodi di frane e crolli, che si sono verificati in diversi siti delle Dolomiti ( Cinque Torri, vicino al passo Falzarego; Forcella dei Ciampei, sopra Vallunga; Piccolo Cir, vicino al passo Gardena; Cima delle Dodici, nel gruppo delle Odle ), episodi che hanno reso più evidente la necessità di una tutela e di un monitoraggio sistematici, anche se si tratta presumibilmente di eventi di carattere naturale (Messner: “Le Dolomiti sono friabili e crollano perché così vuole la natura”), probabilmente accentuati a causa dei forti cambiamenti climatici (dalla siccità dello scorso anno al gelo dell’ultimo inverno, prolungatosi fino a tutta la primavera di quest’anno); sui quotidiani locali dei giorni successivi alla sua intervista, numerosi esponenti politici e istituzionali e numerosi esperti di tutela ambientale si sono pronunciati favorevolmente alla proposta di Reinhold Messner; sul Corriere della Sera di sabato 17 luglio 2004 (pagina 19: “Dolomiti tutela Unesco? Sì, senza danni al turismo”) anche il sottosegretario per i Beni e le attività culturali, on. Nicola Bono, esprime interesse positivo per la proposta di Messner, pur inquadrandola in una ipotesi di carattere più generale, che riguardi tutte le Alpi; ancora sul Corriere della Sera di sabato 18 luglio 2004 (pagina 16), sotto il titolo “Dolomiti, l’Unesco interviene. ‘Un accordo per la tutela’ “, a favore della proposta di Messner si pronuncia senza riserve il prof. Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale dell’UNESCO e Rettore dello IULM di Milano e di Feltre, affermando che l’idea di Messner “è eccellente” e aggiungendo: “Le Dolomiti, per storia, specificità geologica, qualità paesaggistiche, e anche per l’ottimo esempio di integrazione uomo-natura, sono tra i luoghi più belli del mondo. E possono aspirare al riconoscimento. Io sono disponibile ad essere il pivot. (…) L’Unesco ha una grande capacità, che è quella di porre in evidenza universale il bene, mettendolo sotto gli occhi dell’umanità.” -: l quale sia il giudizio del Governo sulla proposta di Reinhold Messner di far dichiarare dall’UNESCO le Dolomiti “patrimonio dell’umanità”; l qualora il Governo condivida tale proposta – per la quale ha espresso il suo assenso anche il prof. Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale dell’UNESCO -, quali iniziative intenda assumere, anche in rapporto con le autorità istituzionali interessate nelle Province autonome di Trento e Bolzano e nella Provincia di Belluno nella Regione Veneto, per poter rendere operativa ed efficace tale proposta nei confronti dell’UNESCO.
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MARCO BOATO |
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