Marco Boato - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||
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Roma, Camera dei Deputati, 30 novembre 2005 PRESIDENTE: Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto l'onorevole Boato. Ne ha facoltà. MARCO BOATO. Signor Presidente, insieme ai colleghi di tutta l'Assemblea, al di là degli schieramenti politici - come emerge dagli interventi e dalle sottoscrizioni di questa proposta di legge, che io stesso ho sottoscritto -, annuncio il voto favorevole anche dei deputati Verdi. Credo che fra pochi minuti l'Assemblea voterà all'unanimità - mi auguro che questo avvenga - a favore di questa proposta di legge della quale è stato relatore il collega Buemi e primo presentatore il collega Realacci; ma, ripeto, essa è stata sottoscritta da deputate e deputati di tutti, o comunque di molti, gruppi parlamentari, al di là degli schieramenti politici. È un fatto positivo, come è stato già sottolineato dai colleghi che mi hanno preceduto, che si introduca nell'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario, cioè nella legge 26 luglio 1975, n. 354, la possibilità per i presidenti della provincia e per i sindaci, come anche per gli assessori provinciali e comunali delegati, di accedere senza autorizzazione agli istituti penitenziari situati nei loro territori. Inoltre, si prevede la possibilità di ingresso nelle carceri senza autorizzazione per il Garante dei diritti dei detenuti, ove costituito presso la regione nel cui territorio è situato l'istituto penitenziario. Infine, è stata finalmente sancita in via ufficiale la possibilità di ingresso nelle carceri senza autorizzazione, e senza limitazioni di territorio, per i membri italiani del Parlamento europeo: all'epoca, nel 1975, quando fu varato l'ordinamento penitenziario, non c'era ancora l'elezione diretta dei membri italiani del Parlamento europeo e, quindi, non era stata prevista questa ipotesi. Vi è una piena condivisione del testo di questa proposta di legge, di questa modifica ed integrazione all'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario e c'è da augurarsi che, subito dopo la legge finanziaria, la Camera possa varare anche il provvedimento che prevede l'istituzione a livello nazionale del Garante delle persone private della libertà personale. Si tratta di un provvedimento, di cui è relatore il collega Palma, che più volte abbiamo portato all'attenzione di quest'Assemblea e il cui esame è però continuato a slittare a causa delle vicende di «affollamento» e di difficoltà di carattere politico dell'aula in questi giorni. Tuttavia, vorrei richiamare la situazione paradossale in cui si colloca questa innovazione, che, anche se il tempo residuo di questa legislatura è ormai limitatissimo, mi auguro che molto rapidamente il Senato della Repubblica possa approvare in via definitiva. Ieri, il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente la cosiddetta legge ex-Cirielli, di cui tanto abbiamo discusso in quest'aula, e da parte nostra, come deputati dell'opposizione, abbiamo più volte sottolineato uno degli aspetti più gravi di quella legge di cui meno si è discusso. In altre parole, mi riferisco al fatto che l'irrigidimento dell'istituto della recidiva contenuto in quella legge provocherà, nel giro dei prossimi mesi e dei prossimi anni, l'aumento di molte migliaia di detenuti rispetto ad una situazione penitenziaria che già oggi fa registrare oltre 60 mila presenze nelle carceri italiane. Sembrava che questo fosse un allarme strumentale da parte delle forze dell'opposizione. Ora, qualche decina di minuti fa ... PRESIDENTE: Onorevole Boato, la prego di concludere. MARCO BOATO. Concludo, signor Presidente. Le agenzie di stampa hanno riportato una dichiarazione del ministro Castelli, ministro della giustizia, il quale annuncia che, dopo l'entrata in vigore della legge ex-Cirielli, aumenteranno di migliaia - parole del ministro Castelli - i detenuti nelle carceri, ma che non ci sono i fondi per far fronte a questa emergenza. Volevo cogliere questa occasione per denunciare la gravità di quanto sta avvenendo e per sottolineare, a maggior ragione, l'importanza di una più ampia possibilità d'intervento dei rappresentanti degli enti locali rispetto alla situazione penitenziaria (Applausi dei deputati del gruppo Misto-Verdi-l'Unione).
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MARCO BOATO |
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