Roberto Bombarda - attività politica e istituzionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Trento, 11 maggio 2010 Archiviato l’inverno e purtroppo anche le tristi storie delle vittime della neve, è giunto ora il momento di porre al centro dell’attenzione un problema che, pur delicato ed importante, forse può apparire secondario o sottostimato. Si tratta degli interventi di difesa attiva realizzati sulle nostre montagne per contrastare il fenomeno delle valanghe che minacciano persone e beni di pubblico interesse. Con l’istituzione di un Servizio al quale è stato affidato lo studio e l’organizzazione di un sistema di monitoraggio dei fenomeni connessi con la presenza della neve sul territorio montano trentino, la Provincia Autonoma di Trento ha inteso affrontare anche le problematiche legate alle opere di difesa paravalanghe che si resero evidenti a seguito della elaborazione della cartografia tematica, la “carta della localizzazione probabile delle valanghe”, quale documento di conoscenza e di consultazione a disposizione degli Enti interessati, uno strumento ufficiale che delimita le aree potenzialmente valanghive e definisce gli ambiti di un eventuale intervento di bonifica. La cartografia, avvalorata da schede che descrivono eventi storici puntualmente documentati, riporta la localizzazione degli interventi di bonifica relativi alla data della compilazione della carta e dalla sua lettura si evince chiaramente l’entità del problema, in parte risolto con opere paravalanghe installate a difesa di abitazioni, strade, impianti e piste da sci, realizzate in gran parte a spese della Provincia. Parliamo nel complesso di un sistema di difesa diffuso che ha richiesto un forte impegno finanziario pubblico, che necessita di completamenti, ma soprattutto di verifiche puntuali dell’idoneità a resistere alle sollecitazioni sopportate e del degrado strutturale subìto. Poiché è naturale, per la deteriorabilità dei materiali usati, ma soprattutto per la deformazione progressiva delle fondazioni nelle quali vengono appoggiati od ancorati gli appoggi e i tiranti, che le strutture perdano la loro capacità di resistere alle forti sollecitazioni in modo esponenziale con il passare del tempo, fatta salva una corretta seppur sempre aleatoria valutazione delle previsioni nivometriche che condizionano ogni parametro progettuale, è logico oltre che indispensabile provvedere, con scadenze rapportate al tipo di strutture, alla verifica del grado di efficienza e stabilità delle opere oltre alla necessità di un eventuale intervento di manutenzione e/o integrativo. Non risulta al richiedente che sia previsto un piano preciso, con il relativo accantonamento dei fondi per le verifiche e per gli eventuali lavori di manutenzione e di completamento. E’ infatti fondamentale che la Provincia stabilisca con precisione e lungimiranza le risorse da destinare ad un settore molto importante per la sicurezza del territorio e delle persone. Si ritiene perciò opportuno che il Consiglio provinciale venga informato sullo”stato dell’arte” del sistema paravalanghe del Trentino realizzato dai Servizi provinciali, dai Comuni e dalle Società Impiantistiche dello sci con il supporto finanziario della Provincia. Ciò premesso si interroga la Giunta provinciale per conoscere 1. L’elenco delle località d’intervento di bonifica con opere paravalanghe. 2. L’entità totale delle opere paravalanghe (barriere, reti fermaneve, frangivalanghe, gallerie, opere di contenimento ecc.) espressa in metri lineari. 3. Il costo delle opere unitario e totale. 4. Le normative adottate per l’approvazione dei progetti, il collaudo, il monitoraggio e la manutenzione delle opere. 5. Il programma per il controllo scadenzato dello stato di efficienza delle opere. 6. Il piano finanziario per le spese relative ad eventuali interventi manutentori e/o integrativi. Cons. prov. Roberto Bombarda |
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