verdi del trentino
  scuola di formazione politica e culturale ALEXANDER LANGER
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 anno accademico 2019 / 2020
II sessione: gennaio - giugno 2020

 
Da parte di molti
è avvertita
la mancanza
di occasioni
di formazione
politico-culturale
rispetto ai
principali problemi
del nostro tempo.
I partiti e
i movimenti politici
sono
inevitabilmente
attratti dagli
impegni quotidiani
e spesso dalle
scadenze
elettorali.
Anche per chi
voglia interessarsi
più a fondo
alle vicende
politiche e
istituzionali,
alle questioni
ecologiche,
economiche
e sociali,
alle tematiche
internazionali,
giuridiche ed etiche,
è sempre
più difficile trovare
momenti di
conoscenza e
approfondimento.
Riuscire a
scavare
profondamente
nella complessità
dei problemi,
tentare di
superare i confini
ideologici,
guardare alle
dinamiche e
agli scenari
del futuro
tenendo conto
anche della
storia e della
memoria del
passato,
mettere a
confronto
competenze
scientifiche e
culturali diverse:
questi sono
gli obiettivi
della Scuola di
formazione
politica e culturale
“Alexander Langer”.
Militante politico
e docente,
consigliere regionale
e provinciale,
euro-parlamentare,
eco-pacifista e
autentico umanista,
Alexander Langer
è stato un vero
testimone e profeta
del nostro tempo
ed ha lasciato
una straordinaria
eredità intellettuale,
culturale e politica.
Alla sua figura
è intitolata questa
iniziativa di
formazione politica
e culturale, con
incontri mensili a
carattere seminariale,
aperti a tutte le
persone interessate.
La Scuola Langer
è attiva dal 2006.
Ogni incontro
viene introdotto da
un’ampia relazione
da parte di uno
specialista della
materia, a cui
segue uno spazio
di approfondimento
e discussione con
tutti i partecipanti.

LA SCUOLA LANGER DI TRENTO
RIPRENDERÀ GLI INCONTRI
QUANDO SARÀ TERMINATA L'EMERGENZA SANITARIA

Trento, 22 marzo 2020

Care amiche e cari amici,

come è da tutti facilmente comprensibile, ogni incontro pubblico in questa fase di emergenza sanitaria deve essere rinviato, come del resto ci ha ovviamente comunicato la Fondazione Caritro di Trento (che ringraziamo sempre per l’ospitalità) per quanto riguarda anche gli incontri della Scuola Langer, che avevamo programmato per marzo ed aprile.

Certamente non potremo tenere l’incontro previsto per fine marzo, ma è ormai assai probabile che dovremo rinunciare anche all’incontro di aprile, considerando l’enorme gravità della situazione a livello nazionale e anche locale, gravità che renderà assai probabile un ulteriore prolungamento da parte del Governo delle misure restrittive di contenimento, che allo stato dovrebbero concludersi il 3 aprile.

Vi terremo comunque tempestivamente informati/e. Per ora immaginiamo di programmare due incontri, uno a metà del mese di maggio e un altro all’inizio di giugno, prima della pausa estiva.

Ma tutto dipenderà, naturalmente, dalle decisioni governative e provinciali che verranno assunte nel prossimo periodo, in relazione al perdurare dell’emergenza sanitaria.

Cogliamo l’occasione per augurare a tutti/e voi di affrontare con serenità e con la massima prudenza e cautela l’attuale difficile situazione.

Col più cordiale saluto

Emma Di Girolamo
Segretaria organizzativa della Scuola Langer


 1. sabato 8 febbraio 2020 

PERCHÉ UN DISTRETTO BIOLOGICO IN TRENTINO

Che cos’È un distretto biologico
e le ragioni per promuoverne la realizzazione

Il Trentino è una provincia il cui territorio ha come caratteristica il frazionamento della proprietà agricola. Siamo una piccola realtà che deve fare i conti con un futuro incerto e che dovrà affrontare sfide come i cambiamenti climatici e la globalizzazione. La soluzione ancora oggi, come in passato, quando nacquero i consorzi e le cooperative, è l’unione. Oggi il vecchio modello non è più competitivo e ci ha lasciato in eredità un territorio gravato da tossicità dovute al metodo di coltivazione e al sovrapporsi delle aree urbane con quelle agricole.
Come affrontare le problematiche legate alla salute dei cittadini e quelle che la globalizzazione e i cambiamenti climatici ci porranno? Da questi interrogativi nasce l’idea del distretto biologico. Per i suoi creatori, il distretto biologico, è un’area geografica dove agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni stringono un accordo per la gestione sostenibile delle risorse locali, partendo dal modello biologico di produzione e consumo (filiera corta, gruppi di acquisto, mense pubbliche bio, ecc.). In pratica, un motore di sviluppo su base biologica, che coinvolge il territorio in una sinergia che lo rende capace di trovare soluzioni alle sfide che il futuro ci riserverà.

relatori

Fabio GIULIANI

Referente del Comitato promotore del referendum propositivo per il distretto biologico in Trentino. Laureato in sociologia, con esperienza lavorativa per più di quaranta anni al Catasto.

Luisa MATTEDI

Impegnata nel mondo del biologico, da molti anni a diretto contatto con la realtà pratica, operativa e la divulgazione.

 


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ANCHE
IL
REFERENDUM
PROPOSITIVO
DEL BIODISTRETTO

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anno accademico 2019 / 2020
I sessione: settembre - novembre 2019

 

 3. sabato 30 novembre 2019 

STARE INSIEME È UN’ARTE

Vivere in Alto Adige/SÜdtirol.
A un secolo dall’annessione all’Italia
e a quasi 50 anni dalla “Seconda Autonomia”

L’Alto Adige/Südtirol continua ad essere in perenne oscillazione tra il rischio di un conflitto etnico e un modello di convivenza per certi versi all’avanguardia. Una terra abitata e animata da diverse comunità e identità concorrenti e complementari, nella quale si delineano le sfide che attendono l’intera Europa. Il fenomeno dell’immigrazione, le politiche di integrazione, la necessità di nuovi istituti giuridici, da una parte. La rottura della coesione sociale, il richiamo alla compattezza etnica, il mito delle “piccole patrie”, dall’altra. Stare insieme tra persone di lingua e cultura diverse non è una condizione naturale, ma un’arte da apprendere.
   Adriano Sofri: “Consiglio caldamente il libro di Lucio Giudiceandrea e Aldo Mazza, che è anche un complemento e un aggiornamento del lavoro di Alexander Langer”.

relatori


Lucio GIUDICEANDREA

Laureato in Filosofia, vive e lavora a Bolzano. Giornalista e scrittore, si occupa di cronaca politica locale e realizza reportage televisivi e radiofonici per la RAI in varie regioni della Mitteleuropa. Tra i suoi libri: «Spaesati. Italiani in Südtirol» (Raetia, 2006), una analisi lucida e originale del “disagio” della comunità altoatesina, e «L’intruso» (Raetia,2011), una lunga intervista col leader socialdemocratico sudtirolese Egmon Jenny. Autore con Aldo Mazza di «Stare insieme è un’arte. Vivere in Alto Adige/Südtirol» (Alphabeta, 2019).


Aldo MAZZA

Laureato in Giurisprudenza e in Lettere moderne. Di origine campana, vive in Alto Adige/Südtirol. Ha insegnato italiano nelle scuole sudtirolesi e per due anni all’Università di Mogadiscio. Ha svolto attività di docenza presso le Università di Bolzano e Klagenfurt. Nel 1987 è stato tra i fondatori della casa editrice Alphabeta a Merano. Autore di numerosi testi didattici, sull’apprendimento delle lingue e sull’interculturalità. Nel 2018 è stato insignito del “Tiroler-Eherenkreuz” dal Land Tirol. Autore con Lucio Giudiceandrea di «Stare insieme è un’arte. Vivere in Alto Adige/Südtirol» (Alphabeta, 2019).


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il logo della Scuola Langer   Museo storico in Trento

 2. sabato 26 ottobre 2019 

PRIMA E DOPO LA STRAGE DI PIAZZA FONTANA

A 50 anni dal 12 dicembre 1969 a Milano,
la prova generale della strage e la morte
dell’innocente anarchico Pino Pinelli

relatori


Paolo MORANDO

Autore del volume «Prima di Piazza Fontana. La prova generale» (Laterza, 2019). L’inedita ricostruzione della prova generale della strategia della tensione. Un libro-inchiesta sulle verità nascoste di uno dei momenti chiave della storia repubblicana. Fin dalle bombe del 25 aprile 1969 a Milano, l’Ufficio politico della Questura punta verso gli anarchici.
Paolo Morando è giornalista, vicecaporedattore del quotidiano “Trentino”. Autore di inchieste giornalistiche, saggi e libri, tra cui per Laterza: «Dancing Days. 1978-79. I due anni che hanno cambiato l’Italia» (2009) e «’80. L’inizio della barbarie» (2016).


Paolo BROGI

Autore del volume «Pinelli. L’innocente che cadde giù» (Castelvecchi, 2019). Dalle carte degli Affari Riservati del Ministero dell’Interno nuova luce su depistaggi e montature sulla morte dell’anarchico Pino Pinelli, caduto dal 4° piano della Questura di Milano nella notte tra il 15 e 16 dicembre 1969. Con la testimonianza delle figlie Claudia e Silvia Pinelli.
Paolo Brogi è giornalista e scrittore, con “Lotta continua”, “Reporter”, “L’Europeo” e “Corriere della Sera”. Tra i suoi libri: «La lunga notte dei Mille» (2011); «Eroi e poveri diavoli della Grande Guerra» (2015); «’68. Ce n’est qu’un début» (2017).


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 1. sabato 28 settembre 2019 

POVERI E CAPITALE

La povertÅ nella politica.
La storia secolare della lotta
per la giustizia e la libertÅ

Perché ho scritto un libro su questo tema: mie motivazioni profonde verso il volontariato sociale, papa Francesco e don Lorenzo Milani. Le “3P”: poveri, politica, povertà. Attraverso la presenza della “simbologia” nelle esperienze collettive storiche e attraverso i “miti” teologico-politici. Forze produttive(anche con dinamiche psico-antropologiche): processi sociali e loro metamorfosi interne. La Paura scatenante disagi “originari”. La ricerca di come organizzarsi: le rivolte, le realtà europee dei Comuni, le città, le metropoli e quindi i sindacati e i movimenti di solidarietà mutualistici, i primi decenni del crescente movimento dei lavoratori sfruttati. Dalle campagne all’urbanizzazione. Innovazione e conflitto sociale: da lì scaturiscono le dinamiche organizzative. I poveri, ormai divenuti proletari, hanno bisogno di grandi emozioni: la politica proletaria e le esperienze drammatiche di potere. Il “Welfare State” come conquista generale compiuta dai lavoratori e le loro organizzazioni moderne. La scomposizione sociale prodotta dalle innovazioni tecnologico-digitali. Oggi: oltre i poveri(che si sono storicamente organizzati), ma non oltre la povertà. Il futuro: materialità dell’intelli- genza artificiale, le post-moderne dinamiche eco-sistemiche, le moltitudini multietniche. I casi conflittuali dell’emigrazione in Europa e il movimento di Hong-Kong.


relatore Paolo SORBI

Paolo Sorbi, sociologo, laureatosi a Trento alla fine del ’68, è stato tra i protagonisti del movimento di lotta antiautoritario degli studenti di Sociologia. Professore emerito di Sociologia, ha insegnato all’Università Europea di Roma. Dirige il CRIPPEG (Centro di Ricerche di psicologia politica e geopolitica) di quell’Università con una sede anche a Gerusalemme. Tra i suoi testi: "Emergenza antropologica. Per una nuova alleanza tra credenti e non credenti" (con P. Barcellona, M. Tronti e G. Vacca), Guerini, Milano, 2012; "Poveri e capitale. La povertà nella politica", Scholé-Morcelliana, Brescia, 2019. Collabora con “Avvenire” e “Vita e Pensiero” sui temi della globalizzazione e dell’ebraismo contemporaneo.


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Alexander Langer

Coordinatore:
Roberto
De Bernardis

tel. 0461 991716
cell. 338 6374793
robertodebernardis
@gpmail.eu

Segretaria:
Emma Di Girolamo
tel. 0461 235753
cell. 339 7601363
emmadigirolamo4
@gmail.com



Sede incontri:
TRENTO
SALA CONFERENZE
della FONDAZIONE
CARITRO
in Via Calepina 1
(dietro al Duomo)

Orario incontri :
ore 15 - 18.30

 

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